Tre pezzi di un papista sul Papa - 1 - Papa
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Il Papa è unico, il che lo rende veramente … unico.
Ma che cosa lo rende unico, anche se debilitato o perfino debile? cioè inefficiente (ma non è a capo di un’azienda né di un partito).
Non è il fatto di dirigere la Chiesa, cosa che a nessun Papa è mai riuscita, - non il fatto che venga ascoltato, dato che solitamente non lo guarda nel becco nessuno, - non il fatto che la dica sempre giusta, come tutti sanno,
(cose da spaparsi anche in giovane età!, un Papa o è davvero modesto o è stupido),
tutte ovvietà:
ma nemmeno il fatto che parla urbi et orbi, perché questo possono farlo anche altri, come ha fatto Freud (e, nell’Ordinamento da lui disegnato e nel mio “piccolo”, anch’io quasi quotidianamente):
bensì il fatto che bene o male parla sì urbi et orbi ma in quanto “vice” di qualcun altro e per conto di una Società che è consueto chiamare “Chiesa”, e proprio e solo questo lo rende unico senza andare per il sottile.
Sono queste condizioni in quanto osservate (se-allora) a renderlo logicamente infallibile:
penso che dovremmo pensare lo Spirito Santo come un logico (“procedit” cioè trae le debite conclusioni “ex patre filioque”).
La suddetta Società non è la consunta e inesatta metafora della nave in tempesta, né il vecchio ossimoro della santa meretrice, bensì, come dico da anni, è un carrozzone come quelli d’antan degli zingari o delle compagnie di attori nella campagna, tirato da una vecchia rozza.
Che cosa fa un carrozzone?, la risposta è facile:
scarrozza:
che cosa?, il pensiero di un Tale e nient’altro, proprio come se fondassimo una Società per scarrozzare, e magari coltivare, il pensiero di Shakespeare.
Con i bimillenari traballamenti del carrozzone, è un … miracolo che lo scarrozzato non sia andato in pezzi:
ciò non è successo non solo perché è duttile e malleabile come un pensiero davvero in … forma (non ha la rigidezza strutturale di un diamante), bensì anche perché la bimillenaria rimozione di esso nella religione è pur sempre un mezzo di conservazione a freezer, benché poco raccomandabile (il ritorno del rimosso non è mai felice).
Ma in fondo ho già scritto queste cose.
P S
Ho sempre avuto una personale simpatia per Celestino V, Pietro Angelerio detto del Morrone, eremita, che fece sì il “gran rifiuto” ma non per viltà bensì solo perché di essere Papa anche a trent’anni non gliene poteva importare di meno.
Come dicevamo già da bambini, con o senza rifiuto il Papa è sempre … il Papa.