Fantascienza cristologica
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La fantascienza ci ha abituati a molte cose, e allora perché non questa?
Succintamente la fiction è la seguente:
da una lontana Federazione Intergalattica arriva qui la fantastica astronave di una civiltà che era già tecnologicamente iperprogredita quando noi non avevamo ancora inventato la ruota.
Ne scende qualcuno che gentilmente, in buon italiano o inglese o cinese, fa omaggio all’Umanità di un DVD con le accurata riprese audiovisive dell’intera vicenda di Gesù a conferma documentaria dei Vangeli, unite all’attestazione di un indubitabile Notaio intergalattico che le riprese sono autentiche, niente teatro o cinema o romanzo, niente mito, niente fiction:
insomma, fine delle dispute sulla storicità, sul frammentino di Marco, o sulla Sindone e tutto quanto.
Domanda:
cambierebbe qualcosa?
Rispondo di no, la disputa è la medesima oggi, intendo la res disputata e non solo i disputanti:
esempio: vero o no che l’albero si giudica solo dai frutti e non dall’albero?,
oppure: vero o no che l’inferenza (se-allora) è praticabile da tutti e non solo dai sapienti ufficiali?:
ambedue le cose, poi molte altre, a Parmenide, a Platone, all’intera Scuola di Atene non potevano piacere.
Non cambierebbe nulla neppure per la progreditissima Federazione Intergalattica, il che rende superflua la mia fiction.
Ripeto ciò che dico da tempo, che a disputare con il sommo Polemista (“non la pace ma la spada”) c’erano non solo Ebrei ma anche Greci in veste di Ebrei ellenizzanti, che a mio parere avevano la maggioranza in Sinedrio:
sempre meno me lo vedo, un Ebreo-ebreo che vuole la pelle di Gesù.
Milano, 25 maggio 2010