Lo sguardo che supera la storia
Lettere cattoliche. Pubblichiamo la recensione del libro di sr. Gloria, lieti di questa circostanza, invitandovi a leggerlo e a diffonderlo.- Autore:
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Un libro singolare, denso di vita e non privo di una certa durezza (segno di personalità, di non-genericità) è Frammenti di bellezza di Maria Gloria Riva (edizioni San Paolo, pagg. 150, euro 14). Suora delle Adoratrici Perpetue del Ss. Sacramento, l’autrice dedica quest’opera alla fondatrice dell’ordine, suor Maria Maddalena dell’Incarnazione, al secolo Caterina Sordini, di Porto Santo Stefano.
Si tratta non tanto di una biografia in senso stretto, quanto di un paragone tra l’esistenza della beata (1770-1829) e lo sguardo che alcuni grandi pittori (Giotto, Piero della Francesca, Rembrandt, Raffaello e altri) hanno saputo gettare sul mistero delle cose. L’arte ci restituisce frammenti di uno sguardo che i santi sono chiamati a posare sul mondo in modo unitario, rintracciando attraverso la preghiera e il sacrificio i segni dello sguardo stesso di Dio. Molto interessante, nella sua semplicità mai scontata, è il modo in cui l’autrice osserva le anomalie di certi dipinti famosi, attribuendole non già all’imperizia degli artisti ma, al contrario, alla loro capacità di guardare le cose oltre il velo delle apparenze. Come nel Noli me tangere di Giotto, dove al corpo di Gesù, completamente girato dalla nostra parte, si contrappone il suo piede visto di profilo; o come nel Ritorno del figliol prodigo di Rembrandt, con la smaccata differenza nella morfologia delle due mani del padre.
Più interessante ancora, però, è il modo in cui la figura di questa grande donna emerge nel panorama della Chiesa del tempo, delle preoccupazioni che l’animavano e dei problemi che la attraversavano, con una significativa sottolineatura (erano gli anni della Rivoluzione Francese) della Passione e della Croce di Cristo rispetto ad ogni altro momento della Sua vita. L’accentuazione dell’uno o dell’altro aspetto della fede a seconda dei tempi appartiene alla natura storica del cristianesimo. Acutamente, monsignor Luigi Negri nella prefazione osserva come «la fonte di tutto è la memoria di Cristo». Vorrei solo aggiungere che questa memoria è quanto di meno astratto esista: per suor Maria Gloria, l’autrice del libro, la memoria di Cristo acquista radici nell’immedesimazione con la figura della fondatrice dell’ordine.
La salvezza cristiana accade sempre nella storia, dentro circostanze particolari, perché ha la stessa dinamica della storia. Accendendo in essa, nel contempo, una fiamma di bellezza che la storia non conosce.