Giorgio Perlasca e Moshe Bejski 3 - Oskar Schindler, giusto fra le nazioni
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Oskar Schindler
E il primo ad essere stato rintracciato, riconosciuto, accolto in Israele e aiutato economicamente da Bejski è stato Schindler (1962), facendo in modo, come afferma Gabriele Nissim (op. cit., pag. 5), “che lo Stato ebraico divenisse per lui una seconda patria”, perdonandogli ogni bevuta di troppo e avventura galante, cui l’amico non seppe mai rinunciare. E una volta trovato il suo salvatore, non lo abbandonò più finché riuscì, superati contrasti e opposizioni, a farlo inserire e onorare, assieme alla moglie, come Giusto fra le nazioni, proclamato tale dalla Commissione e da quel momento inciso nelle pagine della storia dell’umanità.
Era debito di riconoscenza, consapevolezza dell’insegnamento ricevuto dal tedesco Schindler sulla sacralità della vita, e quindi affermazione della positività, presente e possibile pur nel dilagare del male e in ogni situazione apparentemente invincibile.
Bejski infatti, come dice Nissim, “non si era mai liberato dello stupore per il bene ricevuto”.
(continua)