Commento Tornielli

Vogliamo vedere Gesù
Autore:
Tornielli, Andrea
Fonte:
CulturaCattolica.it ©
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"Per vedere Gesù, occorre innanzitutto lasciarsi guardare da lui!". Questo ha voluto ribadire Giovanni Paolo II ai giovani nel messaggio per la XIX Giornata mondiale della Gioventù, ultima tappa del cammino verso l'appuntamento di Colonia 2005.
Il tema del messaggio è un versetto di Giovanni che riporta la domanda rivolta da alcuni greci agli apostoli: "Vogliamo vedere Gesù" (Gv, 12, 21). "Volevano sapere - scrive il Papa - chi era Gesù. Non si trattava semplicemente di un approccio per sapere come si presentava l'uomo Gesù. Mossi da una grande curiosità e dal presentimento che avrebbero trovato risposta alle loro domande fondamentali, volevano sapere chi egli era veramente e da dove veniva". Giovanni Paolo II invita quindi tutti i giovani "ad imitare quei greci": "La vostra ricerca non sia motivata semplicemente da curiosità intellettuale, che è pur già un valore, ma sia stimolata soprattutto dall'intima esigenza di trovare la risposta alla domanda sul senso della vostra vita". Il Papa ricorda l'esempio del giovane ricco e l'incontro tra Gesù e Natanaele.
"Colui che si avvicina a Gesù con cuore libero da pregiudizi - continua Papa Wojtyla - può giungere abbastanza agevolmente alla fede, perché è Gesù stesso ad averlo già visto e amato per primo. L'aspetto più sublime della dignità dell'uomo sta proprio nella sua vocazione a comunicare con Dio in questo profondo scambio di sguardi che trasforma la vita. Per vedere Gesù, occorre innanzitutto lasciarsi guardare da lui!". L'incontro con Cristo, il fissare su di lui il nostro sguardo, non è dunque il frutto di uno sforzo volontaristico e nemmeno l'esito scontato del nostro impegno: è piuttosto l'arrendersi all'evidenza, il lasciarsi sorprendere dalla grazia, ritornare come bambini bisognosi di tutto per permettere che sia il suo sguardo d'amore a intercettare il nostro. "Il desiderio di vedere Dio abita il cuore di ogni uomo e di ogni donna - spiega Giovanni Paolo II - Cari giovani, lasciatevi guardare negli occhi da Gesù, perché cresca in voi il desiderio di vedere la luce, di gustare lo splendore della verità. Che ne siamo coscienti o no, Dio ci ha creati perché ci ama e affinché lo amassimo a nostra volta. Ecco il perché dell'insopprimibile nostalgia di Dio che l'uomo porta nel cuore: "Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto" (Sal 27, 8). Questo volto - lo sappiamo - Dio ci ha rivelato in Gesù Cristo". Se l'incontro con il volto di Cristo non è l'esito dei nostri sforzi, il desiderio e la domanda crescono e si acuiscono proprio in rapporto all'accadere di questo incontro.
Il Papa invita a fare silenzio, a far emergere dal profondo del cuore "questo ardente desiderio di vedere Dio". "Lasciate emergere questo desiderio - scrive - e farete l'esperienza meravigliosa dell'incontro con Gesù. Il cristianesimo non è semplicemente una dottrina; è un incontro nella fede con Dio fattosi presente nella nostra storia con l'incarnazione di Gesù. Cercate con ogni mezzo di rendere possibile questo incontro, guardando Gesù che vi cerca appassionatamente. Cercatelo con gli occhi di carne attraverso gli avvenimenti della vita e del volto degli altri; ma cercatelo anche con gli occhi dell'anima per mezzo della preghiera e della meditazione della Parola di Dio".