Benedetto XVI a Marcello Pera 4: dialogo interreligioso?
“Particolarmente significativa è per me anche la Sua analisi dei concetti di dialogo interreligioso e interculturale. Ella spiega con grande chiarezza che un dialogo interreligioso nel senso stretto della parole non è possibile, mentre urge tanto più il dialogo interculturale che approfondisce le conseguenze culturali delle decisioni religiose di fondo. Qui il dialogo e una mutua correzione e un arricchimento vicendevole sono possibili e necessari”.- Autore:
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In rapporto al problema dell’attuale fondamentalismo religioso, e in particolare del fondamentalismo islamico, il libro di Pera entra nel tema del dialogo intereligioso, al quale la Chiesa ha invitato i cattolici fin dalla Dichiarazione Nostra Aetate del Concilio vaticano II. Marcello Pera precisa nettamente che un tale dialogo, “in senso tecnico e stretto”, non può esistere senza scivolare nel relativismo, perché presuppone che gli interlocutori siano disponibili alla revisione e anche al rifiuto delle verità con cui iniziano lo scambio dialettico, mentre le religioni, e specialmente le religioni monoteiste e rivelate, hanno ciascuna la propria verità e i propri criteri per accertarla. Perciò, richiamandosi all’invito al “dialogo delle culture” con cui Benedetto concludeva la sua celebra lezione a Regensburg, propone che tra le religioni si instauri questa seconda forma di dialogo, che riguarda non il nucleo dogmatico ma le conseguenze culturali – in particolare di tipo etico – delle diverse religioni. Occorre pertanto affrontare tali conseguenze “nel confronto pubblico… Qui il dialogo e una mutua correzione e un arricchimento vicendevole sono possibili e necessari”. Benedetto XVI è personalmente impegnato nel dialogo tra le religioni, come mostrano tra l’altro le sue visite alle sinagoghe e ad una moschea. Ma le parole da lui scritte al presidente Pera rappresentano un chiarimento importante e prezioso circa la natura e la finalità di questo dialogo, nella linea che il cardinale Ratzinger e poi Benedetto XVI ha più volte indicato e che ha un suo fondamentale aggancio nella Dichiarazione Dominus Iesus pubblicata nel 2000 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Ugualmente indispensabile, anche al fine di una corretta interpretazione dei vari documenti ecclesiastici, è tener conto del senso più preciso e più stretto, o invece più ampio e comprensivo, che assume via via la parola “dialogo”.