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Domenica XXXIII anno A

Fonte:
CulturaCattolica.it
13 Novembre 2011

Preghiera dei fedeli

Introduzione del celebrante
La preghiera dei fedeli ci permette di condividere insieme le domande che presentiamo al Signore Gesù.

1. Ti ringraziamo o Signore per i doni con i quali ci hai lanciato nell’impresa della vita; concedici la grazia di impiegarli per il tuo regno,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

2. O Signore sostieni l’opera dei Pastori che ci accompagnano nella Chiesa; donaci energia e fiducia in questi tempi di crisi; le pubbliche istituzioni sostengano la famiglia, la vita, il lavoro l’educazione,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

3. Ti preghiamo per i giovani e i ragazzi: possano incontrare esperienze di vita che li aiutano a introdursi nella realtà con verità e coraggio,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

4. Per quanti sono sottoposti alla prova della malattia e di altre sofferenze; la presenza di Gesù e la compagnia dei fratelli li aiutino a vivere e a sperare,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
Tu sei la nostra speranza o Signore. Ti ringraziamo perché non ci fai mancare i tuoi doni e ci richiami alla responsabilità delle nostre persone. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli.

Spunto della domenica
La nostra stessa vita è un dono; noi siamo un dono, oltre ai tanti doni che ci riempiono la vita. Doni, cioè dati da Qualcuno perché crescano e fruttino. Questo ci apre alla responsabilità-risposta. Abbiamo da rispondere a Qualcuno, e questo rende più impegnativa e più lieta la vita. Non abbiamo da rispondere solo a noi stessi. A questo ci hanno richiamato tante volte i Vangeli delle domeniche di questi ultimi mesi, che hanno parlato di ‘compito che ci è stato affidato’. Ne abbiamo coscienza? Interroghiamoci sull’uso del tempo, dell’intelligenza, delle doti affettive, e quindi anche della casa, del denaro, degli oggetti in nostro possesso. Vale per tutti, persino per la donna di casa, come dice la prima lettura. La vera soddisfazione della vita sta nel ‘crescere davanti a Qualcuno’ e nel donarci per il bene di tutti. L’esempio dei santi d’altare (e non solo) ci sostiene.

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