Domenica 33.a durante l’anno A

16 Novembre 2014
Fonte:
CulturaCattolica.it
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Preghiera dei fedeli

Introduzione del celebrante
Condividiamo insieme in questa liturgia le domande da presentare al Signore Gesù per la nostra vita e per la vita del mondo.

1. Ti ringraziamo o Signore per i doni con i quali ci hai lanciato nell’impresa della vita; concedici la grazia di portare frutto per la tua opera nel mondo,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

2. O Signore sostieni la missione dei Pastori che ci accompagnano nella Chiesa; dona intelligenza, energia e cuore a tutti i governanti; le pubbliche istituzioni sostengano la famiglia e il lavoro, la vita e l’educazione,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

3. Ti preghiamo per i giovani e i ragazzi: possano incontrare esperienze positive che li aiutano a introdursi nella realtà con verità e coraggio,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

4. Per quanti sono sottoposti alla prova della malattia e della sofferenza; la presenza di Gesù e la compagnia dei fratelli li aiutino a vivere e a sperare,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
Tu sei speranza e vita o Signore. Ti ringraziamo perché non ci fai mancare i tuoi doni e ci richiami al senso di responsabilità. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Spunto della domenica
Il dono, i doni che ci riempiono la vita! Doni, cioè dati da Qualcuno perché crescano e fruttino. Ne nasce il senso di responsabilità-risposta: rispondere a Qualcuno rende impegnativa e lieta la vita. I Vangeli delle domeniche di questi ultimi mesi parlando di ‘compito che ci è stato affidato’ ce lo hanno ricordato varie volte. Interroghiamoci sull’uso del tempo, dell’intelligenza, delle doti affettive, e quindi anche della casa, del denaro, degli oggetti in nostro possesso. Vale per tutti, anche per la donna di casa, come dice la prima lettura. La vera soddisfazione sta nel ‘crescere davanti a Qualcuno’ e nel donarci per il bene di tutti. L’esempio dei santi d’altare (e non solo) ci sostiene.

Immagine di Marcello Cerrato: Due ombre si allungano su un terreno spaccato dalla siccità una buca conserva ancora il talento nascosto e non donato. A sinistra vediamo il proprietario del talento che chiede indietro gli interessi ma il servo infedele abbassa il capo e stringe spalle. Ogni volta che un talento viene nascosto dalla paura e dall'egoismo è come un campo che inaridisce invece di fruttificare.