Domenica II di Pasqua
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Preghiera dei fedeli
Introduzione del celebrante
In comunione con tutti coloro che credono nel Signore Gesù risorto e celebrano la sua risurrezione con un cuor solo e un’anima sola, invochiamo il Signore Risorto.
1. Signore Gesù, aumenta la nostra fede; donaci la grazia di vedere e toccare come Tommaso i segni della tua presenza di Risorto tra noi; donaci la grazia di fidarci di coloro che ci testimoniano Te,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
2. Preghiamo per Papa Benedetto e per i nostri vescovi. In un cuor solo e in un’anima sola, tutti noi cristiani possiamo accogliere il loro insegnamento e la loro guida,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
3. Ti ringraziamo o Signore, per la santità di Papa Giovanni Paolo II, che oggi viene proclamata davanti a tutti: il suo amore a Cristo e alla sua chiesa sia la grande testimonianza che convince il mondo
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
4. O Signore Gesù, dalle tue piaghe gloriose la tua Divina Misericordia scenda sul mondo e porti pace alle nazioni e al cuore di ogni uomo,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
Conclusione del celebrante
Ti riconosciamo presente in mezzo a noi o Signore; donaci la grazia della tua misericordia che ci apre la via della santità.
Spunto della domenica
E’ una domenica piena di grazia. La liturgia pasquale ci richiama alla misericordia (“A chi perdonerete i peccati…”) e alla testimonianza (“Come il Padre ha mandato me così io mando voi…”). La beatificazione di Giovanni Paolo II; la prossima visita di Benedetto XVI a Venezia sono tutti segni che il Signore risorto è ancora vivo in mezzo a noi ed agisce con la sua Grazia. Questa testimonianza può raggiungere tutti gli uomini, anche i dubbiosi e gli increduli come Tommaso. La fede è un modo ragionevole di conoscere; come in tante cose della vita, il primo passo è affidarsi alla testimonianza di persone credibili. A questo primo passo segue l’esperienza personale. Pietro nella seconda lettura scrive che anche dalle prove nasce la gioia, nell’esperienza della fede in comunione con i fratelli, come descrive la prima lettura.