Rimoldi, Anna e Giovanni - Cento giorni nell'eternità

"La vicenda di una bambina vissuta poco più di tre mesi - piccolo e periferico granello di sabbia nella spiaggia immensa delle anonime morti di bambini - evoca tutto il dolore del mondo e della storia; lo sguardo contemplativo di "mamma e papà" sulla piccola dolce Maria Gabriella si incontra con il travaglio di pensieri, sentimenti, imprecazioni, eroismi e generosità di tutta l'umanità" (Carlo Casini, dalla quarta pagina di copertina).
Questo è un libro eccezionale. Gli autori hanno saputo creare quasi un nuovo genere letterario. In questo volume si legge l'avventura di un uomo e di una donna cristiani che accettano da Cristo il loro dolore e fanno di tale dolore l'occasione "unica" di una comprensione dell'esperienza della propria umanità e della fede in Cristo come salvezza. Il dolore solleva le grandi questioni della vita e della morte, e tali questioni introducono in quella visione "realistica" della vita che solo la fede in Cristo ha rivelato e rende possibile. Tale visione della realtà si presenta, pur segnalata da tale sofferenza, come capace di rispondere in modo vincente a tutte le obiezioni che nascono da una mentalità senza religiosità. Ma tale visione conduce a Gesù Cristo: alla condivisione della sua vita e della sua croce, come strada alla resurrezione. Un autentico libro di cultura e di ascesi cristiana: e come è significativo che questa ascesi ci sia testimoniata e insegnata, alle soglie del terzo millennio, da una coppia di sposi. (don Luigi Negri)