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Affinati, Eraldo - Elogio del ripetente

Autore:
Mocchetti, Giovanni
Fonte:
CulturaCattolica.it
Mondadori 2013

“…tu maestro sei lo scopritore dell’avventura interiore, l’artigiano del tempo, il mazziere delle carte…”. L’autore della “Città dei ragazzi” ci racconta un altro frammento della straordinaria avventura educativa e didattica di una scuola professionale alla periferia di Roma, fondata nel 1945 da un prete irlandese allo scopo di accogliere ragazzi orfani o sbandati dalla guerra; attualmente è diventata un luogo di apprendimento e di accoglienza per ragazzi extracomunitari, spesso profughi, oppure giovani delle borgate popolari romane, che hanno alle spalle situazioni familiari dolorose o turbolente. L’autore insegna italiano e storia e spesso deve alfabetizzare questi adolescenti. In queste pagine si avverte che Affinati ha una grande passione del destino dei suoi studenti, una pazienza tenace nell’introdurli a poco a poco alla realtà e alla scoperta della dignità di sé, insomma quello che ogni magister dovrebbe essere. Perciò tutti quelli che fanno questo mestiere affascinante e drammatico dell’insegnare dovrebbero leggere questo libro (magari anche coloro che hanno figli dalla giovinezza appena iniziata), così imparerebbero quello sguardo di cui lo scrittore ci descrive: “...ho scrutato il volto degli studenti. Questo bisogna farlo sempre, senza stancarsi, anche perché si tratta di una fisionomia in perenne trasformazione. Ogni loro espressione è lo scrigno di un tesoro sommerso. Chi vaga nelle praterie universali, chi costruisce castelli di sabbia, chi segue una falsa pista, chi raccoglie morene, chi ti lascia intendere quello che tu non sei stato capace di dire. Chi ha un progetto e lo ha perso, chi non saprebbe aprire bocca ma ha capito di più … Guardali… “.

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