Tertium non datur, ossia quando la ragione accompagna il cammino dell’uomo
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Ci sono momenti in cui ci si interroga se il dono più grande che Dio ha fatto agli uomini, la ragione, è ancora ritenuto il bene maggiore, e lo strumento per giudicare tutta la realtà.
E, in questo tempo in cui la difesa della vita, il valore della famiglia, la sessualità come caratteristica imprescindibile e caratterizzata dell’uomo e della donna sembrano in balia di venti e sconvolgimenti distruttivi, occorre tenere saldo il timone della vita e della ragione per camminare da uomini nel contesto sociale e culturale e politico nel quale siamo immersi.
A proposito della difesa della vita (e quindi del rifiuto dell’aborto, uccisione di un essere umano e non diritto di autodeterminazione della donna) capita di ascoltare affermazioni contraddittorie, tali che impediscono un confronto serio, perché affermano e negano nello stesso tempo ciò che dicono.
Mi ha colpito leggere queste note sul «principio di non contraddizione», perché mostrano come, quando non è rispettato, diventa tragicamente vero che «da una affermazione falsa si può dedurre qualsiasi conclusione».
«In logica classica, il principio di non contraddizione è equivalente al principio del terzo escluso secondo cui o un enunciato è vero oppure è vera la sua negazione… È possibile dimostrare che, se in un sistema formale si ammette la validità di una contraddizione, allora in esso è possibile dedurre logicamente qualsiasi affermazione; ciò corrisponde al principio secondo cui «ex falso quodlibet», ossia da una affermazione falsa si può dedurre qualsiasi conclusione. Un sistema formale in cui accada ciò è privo di interesse perché non permette di effettuare una distinzione fra le affermazioni formulate in esso, risultando tutte vere… In generale, quindi, una teoria che contiene una contraddizione è una teoria nella quale è possibile dimostrare qualsiasi risultato e pertanto è una teoria che non porta con sé alcuna informazione.» [https://www.treccani.it/enciclopedia/non-contraddizione-principio-di_%28Enciclopedia-della-Matematica%29/]
La difesa della ragione e delle sue regole è decisiva per una convivenza che si vuole libera e democratica.