Farmacisti, non sarete soli!
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I Giuristi per la Vita esprimono il proprio convinto sostegno all’invito che il Coordinamento Nazionale Iustitia et Pax (di cui si onorano di far parte) ha rivolto ai farmacisti circa l’esercizio dell’obiezione di coscienza rispetto alla vendita di farmaci abortivi.
Il rifiuto di tale vendita in nome della legge morale naturale, quale legittimo esercizio di una obiezione della coscienza rispetto a una norma positiva gravemente ingiusta, rappresenta davvero un atto coraggioso che, come si legge nell’invito del Coordinamento Nazionale Iustitia et Pax, «può risvegliare molti cittadini e renderli consapevoli dell’inaccettabilità dello sterminio dei nascituri».
Si tratta di un rifiuto che attiene profondamente alla stessa vocazione di chi, per scelta professionale, ha deciso di dedicare la propria esistenza a curare e salvare la vita umana. Lo stesso padre della medicina, Ippocrate, nel suo originario giuramento faceva impegnare tutti coloro che si accingevano ad esercitare quella nobile professione, a non somministrare mai nessun farmaco letale, neppure se richiesto, e soprattutto a non prescrivere a nessuna donna un medicinale abortivo. Era il IV secolo avanti Cristo. Da allora di secoli ne sono trascorsi ventiquattro, duemilaquattrocento anni, ma l’uomo contemporaneo, in quella delicata materia, non pare aver dimostrato di essere più saggio. Anzi.
In piena conformità agli scopi associativi ed in attuazione delle proprie finalità statutarie, i Giuristi per la Vita restano a disposizione per fornire tutta la necessaria assistenza legale ai farmacisti che intendessero esercitare il sacrosanto diritto all’obiezione di coscienza in tema di vendita di farmaci abortivi.
Roma, 28 ottobre 2020
IL PRESIDENTE (Avvocato Gianfranco Amato)
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