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Mons. Mario Delpini: "Pensare l’alleanza delle istituzioni per il bene comune"

Curatore:
Leonardi, Enrico
L'11 febbraio 2019 S. E. Mons. Delpini è intervenuto al Consiglio comunale di Milano. Il titolo del suo intervento è stato: "Pensare l’alleanza delle istituzioni per il bene comune".

L'11 febbraio 2019 S. E. Mons. Delpini è intervenuto al Consiglio comunale di Milano. Il titolo del suo intervento è stato: "Pensare l’alleanza delle istituzioni per il bene comune".
Abbiamo innanzitutto apprezzato il richiamo a guardare alla Chiesa e a confrontarsi con essa non solo per quello che fa e per la sua "utilità", ma per quello che di più proprio la Chiesa cattolica ha da offrire, che "è la persuasione che la vita abbia un senso, che abbia una direzione, che sia risposta alla promessa di Dio della vita eterna".
In particolare vogliamo ringraziare S. E. Mons. Delpini per aver richiamato la centralità del tema della famiglia e il coraggio che ha mostrato anche nel sottolineare che “la considerazione della famiglia e la sua centralità per il benessere della città si scontra con la tendenza diffusa a dare enfasi ai diritti individuali, nel costume, nella mentalità e nella legislazione nazionale come nelle delibere comunali”. Invece, come dice Delpini, in vista della promozione del bene comune, è necessario che “si promuova la famiglia come forma stabile di convivenza, di responsabilità degli uni per gli altri, di luogo generativo di futuro”, soprattutto di fronte ai dati che sempre più indicano le problematicità verso cui la famiglia innanzitutto può rappresentare una risorsa e una risposta: “il preoccupante calo demografico, la desolata solitudine degli anziani, i fenomeni allarmanti della dispersione scolastica, delle dipendenze in giovanissima età, dell’indifferenza individualistica”.
Ringraziamo poi S. E. Mons. Delpini per aver sottolineato il ruolo che svolgono le numerose associazioni e istituzioni nella città nel promuovere il buon vicinato, e tra questi anche il ruolo dei centri culturali.
Infine siamo lieti che abbia richiamato il fatto che “la prospettiva di Milano deve essere Europea e Mediterranea, per essere fedele alla sua vocazione. Questi orizzonti irrinunciabili acquistano particolare fascino e sono una particolare responsabilità in questa stagione che prepara le elezioni europee e registra una povertà preoccupante di contenuti”.

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