I martiri d'Algeria saranno beatificati
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Non si conosce ancora la data, né il luogo (dal pontificato di Benedetto XVI la cerimonia non si svolge necessariamente a Roma), tuttavia, il riconoscimento del martirio da parte di Papa Francesco apre ufficialmente la via della beatificazione.
Tra i nostri diciannove martiri, i più celebri sono senza dubbio i monaci cistercensi dell'abbazia di Notre Dame de l'Atlas de Tibéhirine.
I motivi del sequestro e della barbara uccisione dei sette monaci non sono mai stati realmente chiariti dalle autorità algerine (il cui comportamento è stato sempre a dir poco ambiguo), tuttavia la Chiesa Cattolica non ha mai avuto dubbi sul fatto che essi siano stati uccisi in odium fidei . Ciò spiega la scelta di riunire in un solo processo di beatificazione i monaci di Tibéhrine, il vescovo Pierre Claverie e tutte le religiose e i religiosi uccisi in Algeria negli anni 1994-1996, per un totale di diciannove persone.
Chi sono i Martiri d'Algeria?
Fratello Henri Bergès (marista) e Sorella Paul-Hélène Saint-Raimond (piccole Sorelle dell'Assunzione), assassinati l'8 maggio 1994 ad Algeri.
Sei mesi dopo, il 23 ottobre 1994, altre due religiose sono assassinate: Esther Paniagua Alonso e Caridad Alvarez Martin, agostiniane missionarie spagnole.
Il 27 dicembre 1994, vengono uccisi tre religiosi francesi e un belga a Tizi Ouzou: Jean Chevillard, Alain Dieulangard, Christian Chessel e Charles Deckers. Il 3 settembre 1995, due Sorelle missionarie di Notre-Dame des Apôtres: Angèle-Marie Littlejohn e Bibiane Leclercq.
Il 10 novembre 1995 viene uccisa Sorella Odette Prévost, delle piccole Sorelle del Sacro Cuore.
Il 21 maggio 1996 vengono assassinati i sette monaci di Tibéhirine: il Priore Christian de Chergé, Fratello Luc Dochier, Fratello Bruno Lemarchand, Fratello Christophe Lebreton, Fratello Michel Fleury, Fratello Célestin Ringeard e Fratello Paul Favre-Miville. I sette erano stati rapiti dal monastero il 23 maggio. Immediatamente, il Gruppo Islamico Armato (GIA) aveva annunciato la loro uccisione. Una settimana più tardi, le loro teste venivano ritrovate. Avevano tra i 45 e gli 82 anni. Il loro martirio è narrato nel bellissimo film Uomini di Dio del 2010 di Xavier Beauvois, Grand Prix della Giuria al Festival di Cannes.
Dopo qualche mese, il 1 agosto 1996, viene assassinato Mgr Pierre Claverie, Vescovo di Orano, ultimo martire d'Algeria.
Nato nel 1938 ad Algeri, in una famiglia pied-noir da quattro generazioni. Rientrato in Francia per studiare (Grenoble e poi Lielle), Pierre diviene Dominicano ed è ordinato prete nel 1965. Decide di tornare nella sua amatissima Algeria (ormai indipendente) nel 1967 e di dedicare la vita al dialogo inter-religioso, allo studio dell'islam e all'aiuto dei religiosi cristiani missionari nel paese.
Viene nominato Vescovo di Orano nel 1981.
Noto in città come il Vescovo dei musulmani, per la sua perfetta conoscenza dell'islam e della lingua araba, Claverie è apprezzato tanto dai cattolici quanto dai musulmani ed è stimato persino negli ambienti liberali-progressisti.
Nel 1992 scoppia la guerra civile in Algeria. Immediatamente, iniziano le minacce contro la comunità cattolica ma, nonostante gli avvertimenti delle autorità francesi, i religiosi cristiani rifiutano in blocco di abbandonare il paese, ivi compreso il Vescovo di Orano.
Il 1 agosto 1996, verso mezzanotte, Mgr Pierre Claverie si sta recando in curia insieme all'amico Mohamed Bouchikhi, giovane studente musulmano di 21 anni, quando una bomba esplode uccidendoli entrambi.
Luca Costa