Ci educheranno Robespierre, Voltaire, Kant e la massoneria (!?)
«Parvus error in principio fit magnus in fine (un piccolo errore all’inizio, diventa grande alla fine)»
Su quanto afferma Raniero La Valle permettetemi di raccontarvi una favola, o se preferite un apologo:
C’era una volta… |
Parvus error in principio fit magnus in fine (un piccolo errore all’inizio, diventa grande alla fine).
Per questo la Santa Chiesa ha sempre combattuto le eresie contenute in una semplice virgola. Oggi non è più così e i risultati sono i dodici punti elencati qui sotto che sono la sintesi delle eresie contenute nell’articolo “le tre rivoluzioni nella fede” di Raniero La Valle:
- Dio non castiga nessuno (Cantalamessa, Bianchi), sennò sarebbe un violento e un crudele (Rahner). Il Dio che castiga è un Dio pagano (Galantino) o al massimo è il Dio dell’Antico Testamento, ma non il Dio cristiano (Marcione, Becciu). Pertanto:
- Dio dà a qualunque malfattore il permesso di peccare liberamente e la certezza dell’impunità. I delitti devono essere depenalizzati (Lutero, Pannella);
- Il peccato originale non è un fatto storico, ma un mito (Rahner, Ravasi). Pertanto Dio, a seguito di questo peccato, non ha castigato l’umanità e tale peccato non ha generato in essa una tendenza a peccare;
- al contrario, l’umanità è buona (Rousseau, buonismo). Tutti tendono verso Dio e sono in grazia di Dio, anche gli atei. Nessuno va all’inferno perché Dio perdona tutti (Rahner);
- pertanto, i malfattori non devono essere puniti, ma commiserati (misericordismo),
- tanto più che non esiste una legge morale oggettiva, immutabile ed universale, ma ognuno è libero di seguire la propria coscienza (Cartesio, liberalismo, Rahner). I dogmi mutano (Dilthey, modernismo). La legge morale muta (Kasper, A. Grillo);
- non ci dobbiamo difendere dal nemico o dall’oppressore con la forza, ma lasciare che ci renda suoi schiavi (Gandhi);
- non esiste un uso giusto della forza. Dio non può volere l’uso della forza, sarebbe un Dio violento (La Valle, Panikkar). Il servizio militare è peccato, violenza e ingiustizia (pacifismo gandhiano). Qualunque uso della coercizione della forza è violenza. Tutte le vertenze si devono risolvere col dialogo;
- Cristo non è l’unico Salvatore dell’umanità (Dupuis), ma ci si può salvare anche nelle altre religioni (Schillebeeckx, sincretismo, massoneria o indifferentismo);
- quindi il cattolico non deve tentare di convertire al cattolicesimo i non-cattolici; sarebbe "proselitismo" e mancanza di rispetto per il "diverso";
- E’ da respingere l’idea che Cristo abbia compiuto uno sacrificio espiatorio o riparatore, tale da aver dato al Padre un compenso per i nostri peccati (Rahner, Schillebeeckx). Dio ci perdona gratuitamente, senza bisogno di alcun sacrifcio. Quindi la Messa è idolatria e superstizione (Lutero);
- Per togliere le ingiustizie non sono necessarie la grazia divina o una fede religiosa, ma bastano la buona volontà e una buona politica mondiale (marxismo, massoneria);
- per essere virtuosi e salvarsi non è necessario appartenere alla Chiesa, ma basta essere onesti e appartenere all’umanità. Non esistono virtù soprannaturali, ma bastano quelle naturali (Robespierre, Voltaire, Kant, massoneria).
Quante anime si perdono e si perderanno, per l’inazione di chi dovrebbe difendere il deposito della fede?
Andrea Mondinelli
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