Cinguetto, ti insulto, mi scuso.
- Autore:
- Curatore:
- Fonte:
Si parla sempre di “emergenza educativa” come se la colpa fosse dei giovani, che non hanno più, valori, che non sanno più credere nel futuro, che non sanno cosa sia il rispetto.
Ma i bambini che nascono oggi hanno lo stesso desiderio di bene e di felicità di quelli che nascevano sotto le bombe, nel dopoguerra, durante il boom economico o durante gli anni del terrorismo.
E allora di chi è la colpa? Io direi di chi è la responsabilità educativa?
Nostra, mia, tua, di noi adulti che non siamo testimoni credibili del fatto che vivere vale la pena, che il rispetto della persona è sacro, che non ci sono solo diritti, ma ci sono doveri e responsabilità.
Pensavo a questo quando ho letto il tweet di Asia #Argento che in un ristorante aveva fotografato Giorgia #Meloni di spalle e aveva postato questo cinguettio
"Back fat of the rich and shameless - Make Italy great again - #fascist spotted grazing" (Tradotto: "La schiena lardosa della ricca e svergognata - Facciamo l'Italia grande di nuovo - #fascista ritratta al pascolo"). E' il messaggio inviato su Twitter accompagna una foto di Giorgia Meloni ritratta di profilo mentre mangiava seduta al tavolo di un ristorante di Roma.
Il messaggio ha scatenato una polemica sui social network, tra chi ha condiviso l'opinione dell'attrice e chi l'ha criticata.
La Rai si è dissociata, l’attrice ha deciso di scusarsi, pubblicando un tweet: «Il mio tweet è stato inappropriato Non avrei dovuto farlo - indipendentemente da idee personali o politiche - contro una donna. Chiedo scusa».
Questo è uno degli esempi di - emergenza educativa - quando noi adulti ci scordiamo che i ragazzi ci guardano vivere, che il rispetto si insegna rispettando, che non si insultano le persone, né per le idee politiche o religiose, né per l’orientamento sessuale e nemmeno per i chili di troppo. Che tra le altre cose, dopo una gravidanza sono un obolo che si paga volentieri.