Media World e il ricatto #LGBT
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Io sono grassa, lotto con il mio peso, mi rattristo quando certe catene di abbigliamento vendono abiti che vanno solo sino alla taglia 46. Ma è una loro scelta, io posso rivolgermi a chi ha fatto una scelta aziendale di vestire anche le grasse, che ora si chiamano - curvy – (ma la realtà non cambia, cambiando il nome, la ciccia resta). Se un'azienda vuole fare un regalo a san Valentino solo agli uomini che amano le donne, dovrebbe essere libera di farlo. Poi ci sarà chi per prendere un'altra fetta di mercato, deciderà di farlo a tutte le coppie omo, a quelli che amano i gatti, a quelli che vivono soli... è una scelta libera. Ma se io scelgo e poi mi devo inginocchiare e chiedere perdono, che libertà è?
Media World ha indetto un concorso:
La corsa di san Volantino “Entro il 3 marzo 2017 verranno estratti n° 3 di vincitori che si aggiudicheranno, ciascuno, la partecipazione all’evento “La Corsa di San Valentino: ciascun vincitore avrà a disposizione 100 secondi per correre all’interno del punto vendita Media World designato e afferrare tutta la tecnologia che desidera, ma dovrà concorrere in coppia ossia insieme ad un partner di gara, purché maggiorenne e di sesso opposto.”
Apriti cielo, un partner di sesso opposto? Non sia mai. L’arcigay protesta, Media World si scusa, (era già successo a Barilla ricordate?) “nella stesura del regolamento di San Volantino abbiamo fatto un errore e ci dispiace. Ci teniamo a precisare che non era assolutamente nostra intenzione offendere nessuno e ad informarvi che il regolamento sarà modificato. Grazie a tutti!”
Ma non bastano le scuse, Arcigay alza il tiro e chiede che per dimostrare l’adesione dell'azienda alla lotta contro l’omofobia, Media World prenda atto che la Casa Refuge per LGBT ha necessità di un televisore e di altri elettrodomestici.
Non so a voi, a me pare un ricatto.