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Giornata della memoria 2017

Fonte:
CulturaCattolica.it
Giornata della memoria. Il romanzo di Clelia salvata dall’amore. Lei fuggì, i genitori morirono ad Auschwitz. Nasce un libro

Ricorrendo il 27 gennaio il giorno della memoria, vorrei segnalare a tutti voi l'uscita di un romanzo che ha come protagonista Giovanni Oddone, il milanese che offrì un eroico aiuto ad alcuni ebrei riparandoli nella sua villetta in via Montegeneroso. Il giorno della memoria è infatti la cornice ideale per raccontare storie, purtroppo vere, che altrimenti non verrebbero mai alla luce. Ne è un esempio il racconto dedicato alla mantovana Clelia Vitali che durante le persecuzioni trovò riparo a Milano grazie all'aiuto di Giovanni Oddone che poi la sposerà. La sua famiglia però fu sterminata ad Auschwitz e questo lei, a dispetto del molto amore e dei molti agi della sua nuova vita, non riuscirà mai a dimenticarlo. E morirà, così, invasa dalla tristezza e travolta dalla disperazione. Per questo la sua storia merita di essere raccontata, affinché la sua voce non sia spenta per sempre. Perché possa avvenire, il libro che parla di lei dovrà essere pubblicato. Chi lo ha scritto si è rivolto alle case editrici più prestigiose ricevendo giudizi sempre positivi ma mai la certezza di una data per la sua pubblicazione. Così ha deciso di provare la strada della raccolta fondi, sarà sufficiente che 150 persone ordinino il libro perché esso approdi nelle librerie. Un gesto per sostenere realmente la cultura e la storia, pur dolorosa, di questa donna. Ecco il link: https://bookabook.it/prodotto/lamore-salvato/
Clelia Vitali, la protagonista del libro, è nata il 28 agosto del 1915 a Modena ma ha praticamente sempre vissuto a Mantova in via Bertani 54 assieme ai genitori Elvira Rimini, Ariodante Vitali e ai suoi fratelli Mario, Giordano, Liliana, Rita e Clelia. I suoi genitori e il nipote Alessandro furono purtroppo deportati mentre tutti i fratelli riuscirono a salvarsi. In particolare Clelia scappò a Milano dove incontrò Giovanni Oddone che la mise al riparo correndo innumerevoli rischi (basti solo dire che quando acquistò la villetta di via Montegeneroso, quella dove tenne al riparo Clelia, dovette dichiarare nell'atto notarile di non appartenere alla razza ebraica e di non avere con essa alcun rapporto). Anche Rita riuscì a salvarsi ma per qualche tempo fu internata nel carcere femminile di Solofra. Quando Clelia scappò nel 1943 aveva 23 anni. Nel 1977 la comunità ebraica di Mantova assegnò a Giovanni Oddone un riconoscimento per gli alti meriti e per le azioni fraterne nei riguardi di ebrei perseguitati. Clelia Vitali è morta nel 1970 ed è sepolta nel cimitero ebraico di Mantova dove alla sua morte anche Giovanni Oddone ha deciso di raggiungerla nonostante egli fosse cattolico e di Milano.
Una storia dicevo, dolorosa e meravigliosa allo stesso tempo, che merita di vedere la luce ed essere raccontata.

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