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L'aborto con le pillole fa sembrare che gli aborti diminuiscano

Fonte:
CulturaCattolica.it

Nel 2015 il numero di aborti registrato in Italia dalla Relazione del Ministero della Salute sulla attuazione della Legge 194 è stato di 87.639, cioè quasi 10.000 in meno rispetto ai 96.578 del 2014. Si tratta di un calo annuo del 9,3%. Però bisogna ricordare che dall’Aprile 2015 è possibile in Italia acquistare senza ricetta medica per i maggiorenni, Ellaone, la cosiddetta Pillola dei 5 giorni dopo. Già il tempo entro il quale questa pillola ha effetto ci ricorda che il suo scopo è intervenire impedendo l’annidamento dell’embrione nell’utero per impedire la gravidanza eventualmente appena iniziata; è chiaro quindi il potenziale effetto abortivo della pillola stessa. Dalle 16.797 confezioni del 2014 si è passati alle 83.346 dell’anno successivo, un’esplosione del consumo pari al 400%, concentrata a partire dal secondo trimestre 2015, proprio dopo che l’Aifa ha tolto l’obbligo della ricetta. Ma di questo ovviamente non si parla, come della pericolosità di queste pillole: notizia poco nota e recente è la conferma della morte di due donne a causa delle pillole abortive Ru486 (che usa lo stesso principio della Ellaone ma con dosi maggiori) .
In questo scenario l’unica notizia positiva è che per la prima volta in Italia il tribunale di Gorizia ha sentenziato che il farmacista che si rifiuta di vendere la pillola del giorno dopo (denominata Norlevo) per motivi di coscienza non è punibile per omissione di atti di ufficio, riaffermando il primato della coscienza sulla legge.

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