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Piccola amara riflessione

Autore:
Mondinelli, Andrea
Fonte:
CulturaCattolica.it

L’intervista rilasciata da papa Francesco a Civiltà Cattolica sta facendo molto scalpore.
Aggiungo una piccola amara riflessione. Ritengo che il florilegio di interviste, libri intervista e quant’altro rilasciate da papa e papa emerito non siano buona cosa in sé. Si rischiano risposte che possono ferire e personalmente mi hanno profondamente ferito. In particolare questa:

Domanda: “I cattolici in Svezia sono una piccola minoranza, e per lo più composta da immigranti da varie nazioni del mondo. Lei incontrerà alcuni di loro celebrando la Messa a Malmö il 1° novembre. Come vede il ruolo dei cattolici in una cultura come quella svedese?
Vedo una sana convivenza, dove ognuno può vivere la propria fede ed esprimere la propria testimonianza vivendo uno spirito aperto ed ecumenico. Non si può essere cattolici e settari. Bisogna tendere a stare insieme agli altri. «Cattolico» e «settario» sono due parole in contraddizione. Per questo all’inizio non prevedevo di celebrare una Messa per i cattolici in questo viaggio: volevo insistere su una testimonianza ecumenica. Poi ho riflettuto bene sul mio ruolo di pastore di un gregge cattolico che arriverà anche da altri Paesi vicini, come la Norvegia e la Danimarca. Allora, rispondendo alla fervida richiesta della comunità cattolica, ho deciso di celebrare una Messa, allungando il viaggio di un giorno. Infatti volevo che la Messa fosse celebrata non nello stesso giorno e non nello stesso luogo dell’incontro ecumenico per evitare di confondere i piani. L’incontro ecumenico va preservato nel suo significato profondo secondo uno spirito di unità, che è il mio. Questo ha creato problemi organizzativi, lo so, perché sarò in Svezia anche nel giorno dei Santi, che qui a Roma è importante. Ma pur di evitare fraintendimenti, ho voluto che fosse così.


Il Santo Sacrificio della Messa come espressione di settarismo? L’incontro ecumenico va preservato dall’inquinamento della Messa? Spirito di unità senza Messa?
È vero proprio vero che “la spada uccide tante persone, ma ne uccide più la lingua, dice l’apostolo Giacomo nel terzo capitolo della sua Lettera. La lingua è un membro piccolo, ma può sviluppare un fuoco di male e incendiare tutta la nostra vita. La lingua si può riempire di veleno mortale”. Anche nelle interviste …

San Giuseppe, Patrono della Chiesa universale, prega per noi.

QUI un commento della Nuova Bussola Quotidiana

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