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«Ve lo spiego io il #fondamentalismo»

Autore:
Mondinelli, Andrea
Fonte:
CulturaCattolica.it

Egregio Direttore di Avvenire,
butto giù di getto alcune considerazioni tenendo conto della lettera di alcuni docenti di IRC pubblicata dal Suo giornale.
È chiaro dagli articoli del Concordato che l’insegnamento riguarda la religione cattolica in conformità alla dottrina della Chiesa. Proprio per questo esiste l’obiezione di coscienza che discende dalla responsabilità educativa dei genitori.
Siccome, purtroppo, non è raro che gli insegnanti di IRC siano eterodossi (quando ero al liceo avevamo come libro di testo uno di H. Küng) e lo siano soprattutto i direttori diocesani da cui dipendono, allora è doverosa la scelta di non iscrivere i figli alle lezioni di IRC.
Alcuni testi sono aberranti, contengono affermazioni perlomeno discutibili e non si capisce come possano avere l’imprimatur. Anzi, si capisce benissimo, visto che sembrano scritti direttamente da Sobrino o da L. Boff…
Un esempio tra i moltissimi. Nel testo “Uomini e profeti” ed. azzurra così viene presentato il fondamentalismo (pag. 25):

Uccidere gli americani e i loro alleati – civili e militari – è un dovere individuale per ogni musulmano e può farlo in ogni paese in cui gli sia possibile farlo, allo scopo di liberare la moschea di al-Aqsa e la Santa Moschea dalle loro grinfie, e di cacciare i loro eserciti dalle terre dell’islam, sconfitti e non più in grado di minacciare nessun musulmano. Questo secondo le parole del Dio Altissimo: “Combattete tutti assieme i politeisti come essi vi combattono tutti assieme” [Corano 9, 36].
Osama bin Laden, Una fatwa che chiama al jihad contro gli americani, 23 febbraio 1998, cit. in M. Introvigne, Osama bin Laden. Apocalisse sull’Occidente, Elledici, Leumann (To) 2001.


Era “una fredda sera di febbraio” quando il reverendo Michael Bray, in compagnia di un suo amico, si recava, a bordo di una Honda gialla, dalla sua casa di Bowie a un posto nelle vicinanze di Dover, nel Delaware. Il bagagliaio dell’auto nascondeva un carico sinistro: un blocco di carbone per rompere una finestra, taniche di benzina da versare dentro e intorno a un edificio e stracci e fiammiferi per appiccare le fiamme.
[…]. “Prima dell’alba”, disse Bray, “l’unica sala operatoria per aborti di Dover era devastata dal fuoco e non poteva più macellare bambini”. L’anno successivo, il 1985, Bray e altri due imputati furono processati per aver distrutto sette strutture per aborti […] , per un totale di oltre un milione di dollari di danni. Bray fu riconosciuto colpevole e mandato in prigione fino al 15 maggio 1998.
M. Juergensmeyer, Terroristi in nome di Dio, La violenza religiosa nel mondo, Laterza, Roma-Bari 2003

Il termine fondamentalismo nasce in ambito protestante a fine Ottocento. Si riferisce alla reazione teologica conservatrice di alcune Chiese, culminata nella Conferenza di Niagara del 1889, e alla pubblicazione di The Fundamentals, una serie di dodici libretti pubblicati fra il 1910 e il 1915 a Chicago, nei quali personalità del mondo evangelico americano e britannico difendevano i fondamenti della fede messi in discussione dalle nuove idee teologiche che si confrontavano con le tesi il darwinismo e proponevano un approccio storico-critico allo studio delle Scritture. Il fondamentalismo rifiuta qualunque tipo di mutamento, che destabilizza ogni tradizione, provocando reazioni violente. I fondamentalisti sono presenti sia nella nostra sia in altre tradizioni religiose. Alla fine del XX secolo il fondamentalismo religioso è diventato un fenomeno politico globale, e si caratterizza in particolare per le opzioni politico-sociali. Tutti i fondamentalismi che si registrano oggi presentano una forte opposizione allo stato nazionale laico e manifestano il tentativo di ristabilire una gerarchia fra etica e politica. Oggi è più corretto usare il termine al plurale, fondamentalismi, infatti si può applicare tale categoria a varie aree del mondo religioso contemporaneo.

• I movimenti dell’islam radicale e politico.
Con il termine fondamentalismo islamico si intende un complesso fenomeno oggi diffuso nel mondo arabo che si presenta come forza politico- religiosa, denominato “risveglio dell’islam”. Si caratterizza per la volontà di trasferire in ordinamenti giuridici e politici il messaggio di Muhammad e contenuto nel Corano.

• Il neo-fondamentalismo evangelico.
Si tratta di una realtà molto complessa composta da un lato da un movimento religioso trasversale a diverse Chiese e denominazioni protestanti e dall’altro da movimenti socio-politici, ciascuno legato a un proprio leader carismatico.

Si individuano correnti di tipo fondamentalista anche nel mondo ebraico israeliano e americano, con l’emergere di partiti e movimenti ultraortodossi; nel contesto indiano, in particolare dei sikh. Il fondamentalismo è un’interpretazione della realtà che parte dal dato della fede e vi ritorna, chiudendo in questo circolo tutte le parti di cui si compone una società umana. La religione è usata come mezzo di mobilitazione permanente per creare consenso politico e per stabilizzare comportamenti altrimenti non controllabili.


È già molto discutibile la definizione di fondamentalismo, ma anche accettando la definizione riportata: “Il fondamentalismo è un’interpretazione della realtà che parte dal dato della fede e vi ritorna, chiudendo in questo circolo tutte le parti di cui si compone una società umana” è chiaro che gli attentati alle cliniche abortiste non si figurano come fondamentalismo. Infatti, che l’aborto sia un effettivamente un omicidio non è un dato che deriva dalla fede cristiana ma dalla ragione umana, né tantomeno che dalla fede cristiana nasca la violenza contro le cliniche abortiste.
Allora, perché equiparare Osama Bin Laden al reverendo Michael Bray? Perché equiparare il fondamentalismo islamico ai movimenti prolife?
Per ideologia, caro Direttore, per ideologia. E ha questo ideologia io oppongo la libertà della mia coscienza di genitore…

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