Maschio e femmina li creò? Secondo alcuni, anche no
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Fa discutere il ddl 2042 depositato lo scorso 14 luglio al Senato con il titolo "Norme di contrasto alle terapie di conversione dell'orientamento sessuale dei minori". Reprimere o ostacolare la scelta dell’orientamento sessuale di un minore “deve essere punito”. Fino a 2 anni di carcere e da 10mila a 50mila euro di multa, oltre alla sospensione dalla professione, se a compiere la forzatura sono psicologi, pedagogisti, consulenti, educatori, assistenti sociali.
Vorremo solo arrivare alle ferie sereni, abbiamo lavorato un anno, è stato faticoso, ci spetterebbe del meritato riposo, ma qui i treni si scontrano, gli islamici noleggiano camion e falciano vite umane sulla promenade, un pazzo che grida Allah è grande prende ad accettate una madre con i suoi figli, in Turchia un colpo di Stato durato quattro ore ha fatto in modo che nel paese peggiorasse la situazione, epurazioni, ripristino della pedofilia e la lista potrebbe non terminare qui. Capite che il desiderio di stendersi al sole o di fare lunghe passeggiate rigeneranti in montagna è comprensibile, ma nel frattempo la Legge Cirinnà avanza e pare che non si possa tornare a scuola se qualcuno non spiega ai nostri figli che è sbagliato credere che si nasca maschi e femmine, non è così, si nasce, punto, poi con il tempo si sceglie il genere, questa è la libertà.
La norma presentata dai senatori Cirinnà e Lo Giudice su omosessualità, bisessualità e transessualità, prevede tra l’altro, due anni di carcere allo psichiatra o psicologo con multa dai 10 ai 50mila euro per “chiunque esercitando la pratica professionale faccia uso su soggetti minorenni di pratiche rivolte alla conversione dell’orientamento sessuale”.
Se vostro figlio adolescente ha un po’ di confusione sulla sua identità, non pensiate di farlo aiutare, di cercare di capire se è felice, perché non sempre omosessuale è bello, magari un professionista può esservi di aiuto, no, il professionista del caso se passa la Legge Cirinnà rischia pesanti multe e la galera. E’ libertà questa? Si può intervenire per Legge per decidere chi il medico può curare e di chi invece non può prendersi cura? Può lo Stato decidere le terapie, sostituirsi al medico al professionista? Qui stiamo esagerando, se il ddl diventerà legge lo psichiatra rischia di finire in carcere se deciderà di sostenere insieme ai genitori il percorso di un minorenne con un’identità sessuale non ancora chiara.
Cosa ci sta accadendo? Quando abbiamo finito per credere che tutto sia “liquido” che la libertà sia assenza di realtà? Che nemmeno il sesso con il quale nasciamo sia cosa buona con il quale fare i conti, ma solo un impedimento alla nostra libertà?
Quattro adulti in un centro massaggi adescano un diciasettenne, si mascherano e lo violentano, il filmato li incastra, un giornale locale li chiama “froci pervertiti” e subito vengono querelati per l’uso dispregiativo dei termini, ma se fossero stati quattro eterosessuali a violentare e avessero scritto – bestie pervertite – qualcuno avrebbe avuto da ridire? E’ Froci che scandalizza? Il mondo va a rotoli e anziché provare pietà per l’adolescente violentato si discute se possano offendersi i violentatori.
Che fare? Ricominciare da Lui, dall’educazione, dalle cose semplici, per questa estate portate i vostri figli a vedere cose belle, non lasciateli ai baby club portateli a pranzo dai nonni, i sapori e i profumi dell’infanzia rimangono come bagaglio da adulti, parlategli del mondo che non hanno conosciuto, si lamenteranno ma rimarrà loro il ricordo, ve ne saranno grati quando non ci sarete più.
Il racconto dei nonni di quando non si conoscevano i pokemon, ma si capiva guardando il cielo se avrebbe piovuto, di quando si andava a scuola in bicicletta, nessuno veniva a portarti la cartella, si giocava per strada e non c’erano allenatori o educatori a dettare le regole ma ci si accordava litigando tra ragazzi. Parlategli del vostro batticuore quando avete incontrato la loro madre, è bello sapere che i tuoi (che ora magari vivono in case separate) si sono voluti bene, o che il cielo lo voglia, se ne vogliono ancora. Parlate loro della vostra sorpresa e del vostro batticuore quando li avete presi in braccio la prima volta, quando vi siete sentiti adulti perché padri e madri di un nuovo essere umano che si affidava completamente a voi. Insomma ditegli con i fatti che vale la pena vivere, che nonostante il dolore, la fatica, la crisi, la congiuntura astrale, vivere è una gran bella cosa e imparare a gustare i giorni, ad ascoltare gli amici, a stare in silenzio a pensare un po’ a noi, alle cose belle che diamo per scontate può solo farci bene, e qualche volta renderci migliori.