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Cercando Gaudí: viaggio nel cuore di un artista cristiano

Fonte:
CulturaCattolica.it
Ho conosciuto don Massimo Manservigi che ci ha presentato questo bellissimo documentario su Gaudí e vale davvero la pena di guardarlo. L'autore si è detto disponibile a presentarlo nelle varie realtà che lo chiedono. Se siete interessati fatemelo sapere che vi metto in contatto

“Un breve viaggio nel cuore e nella mente di un genio cristiano”. Così don Massimo Manservigi ha definito il suo ultimo lavoro dal titolo “Cercando le 7 chiavi” alla Radio Vaticana il giorno dopo la premiazione al Festival Internazionale del Cinema Cattolico, tenutasi nei Musei Vaticani il 5 luglio 2012, e che lo ha visto vincitore della sezione documentari: unico italiano nella lista delle nomination, e in concorso anche come miglior regista.
Realizzato in collaborazione con la Diocesi di Barcellona, il documentario sul più famoso, e per alcuni versi stravagante, architetto catalano ha come obiettivo quello di aiutare a comprendere un aspetto che finora è rimasto sconosciuto al grande pubblico ovvero la fede personale.
“Esistono tantissimi documentari sulla Sagrada Familia, molto belli e girati con quantità industriali di effetti speciali – ha affermato don Massimo – basti pensare alla meravigliosa diretta televisiva in occasione della consacrazione della Sagrada da parte del Santo Padre il 7 novembre 2010. Quello che ancora mancava era un documentario che aiutasse tutti a comprendere le ragioni profonde che hanno portato questo artista della materia a realizzare opere di così struggente e spirituale bellezza. Magari un effetto speciale in meno e un contenuto importante in più”.
“Penso - aggiunge Manservigi - che chiunque entri oggi alla Sagrada Familia senta il bisogno di essere nutrito di contenuti profondi e di quelle chiavi di lettura che guidarono Gaudí nella sua vita personale. Certo un’opera d’arte può e deve essere letta in molti modi, anche oltre le intenzioni dell’autore, ma in questo caso specifico non penso sia possibile evitarle. Antonio Gaudí ha lavorato alla Sagrada Familia non semplicemente come ad un’opera d’arte ma come ad una missione: era la vocazione della sua vita. Oggi tanti architetti di qualità progettano chiese, ma nessuno di loro ne ha fatto una ragione di vita personale come Gaudí, che si spinse fino a chiedere l’elemosina per continuarne i lavori.
Anche se consapevole che non l’avrebbe completata, e pertanto prevedendo l’intervento delle generazioni future, egli volle indicare con forza la direzione del suo sviluppo e i temi spirituali che avrebbe dovuto rappresentare. Per questo ritengo che far comprendere la spiritualità di Gaudí sia come mostrare la cattedrale che egli si portava nell’anima, di cui la Sagrada è la versione in pietra”.
Il video, si avvale della collaborazione di alcuni tra i più importanti specialisti come Josep Tarragona, biografo di Gaudí per la causa di beatificazione; Jordi Faulí i Oller architetto direttore dei lavori; Etsuro Sotoo, famoso scultore giapponese che si è convertito lavorando alla Sagrada e di cui il documentario riporta la forte testimonianza; M. Antonietta Crippa ordinario di storia dell’architettura del Politecnico di Milano e curatrice di tante pubblicazioni su Gaudí architetto e credente; e molti altri interventi di livello assoluto. Alla realizzazione del documentario hanno collaborato: Riccardo Garattoni (montaggio), Tiziano Giardini (assistenza alla regia), Laura Magni (grafica), Maurizio Pagliarini (musiche).
Il 15 febbraio 2013 il documentario è stato presentato a Barcellona nell’ambito del Convegno “Cinema e Nuova Evangelizzazione” e sarà presto disponibile in lingua catalana, castigliana, inglese, italiana e giapponese.

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