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Perfida tenacia

Fonte:
CulturaCattolica.it

Leggendo l’articolo acuto e documentato di Gianfranco Amato, che denuncia la sostanziale inutilità del cosiddetto registro delle unioni di fatto, sorge spontanea una domanda: «Ma c’è una ragione in tanto tenace accanimento, per volere realizzare una cosa inutile?»
Ebbene, credo che la risposta sia semplice, e sta nel continuo tentativo da un lato di intaccare una millenaria cultura che salvaguarda il bene della persona, e dall’altro la sostanziale rinuncia a riconoscere che l’ideologia di cui ci si fa paladini è incapace di realizzare il vero bene dell’uomo, da tutti i punti di vista, a partire anche da quello elementare di risposta ai bisogni.
Così si arriva alla paradossale situazione per cui una battaglia inutile diventa – mediaticamente – battaglia per la libertà, col risultato di crescere i consensi senza aumentare i benefici per i cittadini.
Noi diciamo no a questa orrenda lotta al ribasso, noi diciamo no alla dissoluzione dell’uomo e della famiglia, noi diciamo no alla cultura della menzogna e della morte.
E siamo certi che l’eco della verità potrà trovare come alleato il cuore dell’uomo. Abbiamo amato i nostri fratelli dell’allora Unione Sovietica che, incuranti delle minacce, hanno saputo reagire alla violenza e alla menzogna del potere. Abbiamo amato Vaclav Havel, e il suo splendido testo Il potere dei senza potere, che ci ha indicato la via per la risurrezione del popolo, vessato dal più bieco e ottuso sistema di potere, quello cecoslovacco. Soprattutto abbiamo amato e seguito Giovanni Paolo II che non ha mai smesso di indicare a tutti gli uomini la via di Cristo, come strada di autentica umanizzazione.

Se c’è qualcosa che ci disturba, è il silenzio di tanti cattolici che non sanno proporre la dottrina sociale cristiana come via di libertà per tutti (quella via che il grande costituzionalista ebreo J. Weiler indicava come strumento di una attualità senza pari). E soprattutto il cordone di silenzio che in molti innalzano perché la novità portata dal cristianesimo, in opere e servizi, venga fatta conoscere.
Da tempo si afferma che questo è il tempo della persona e della libertà: il cammino che viviamo lo sentiamo in questa linea, e lo proponiamo a tutti coloro cha hanno il gusto di incontrarci, di seguirci, di sostenerci e di indicarci modalità nuove di presenza.
E se qualcuno volesse incontrarci, sappia che il 2 agosto di quest’anno presenteremo a Cortina d’Ampezzo il libro di Gianfranco Amato, I nuovi Unni: sarà una splendida occasione.

Locandina Cortina d'Ampezzo
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