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Trucchetto vecchio come il cucco

Fonte:
CulturaCattolica.it
«L’età moderna è quella che ha posto un’inimicizia assoluta fra ragione e mistero».
(Jacques Maritain)

Il trucchetto è vecchio come il cucco, anzi di più: vecchio come il diavolo. Eppure, proprio come Satana, non dà segni di stanchezza, e gode. Gode di successo nelle intercettazioni pirata e nello pseudogiornalismo oggi tanto di moda. Gode dei fans creduloni che hanno messo la ragione in soffitta e si fanno abbindolare. Gode dei bersagli che colpisce.
Eccolo, il trucchetto: prendi una frase, la togli dal contesto, fai copia-incolla e così se vuoi far ridere fai ridere, se vuoi scandalizzare scandalizzi, se vuoi mettere alla berlina, che berlina sia!
Lo fai con qualcuno che conta, ti becchi una querela (e infatti di solito ti fermi un passo prima); lo fai con i poveri cristi dei cristiani e – neanche dirlo – in rete è tutto un click di “mi piace”. Sembra di essere al luna park, al gioco delle lattine. Più ne butti giù con un tiro solo, più ricco è il premio. Mettici i cristiani al posto delle lattine (che tanto oggi valgono uguale) e la claque cresce in modo esponenziale.
C’è un video, in rete, dal titolo “Te lo do io il bosone. Chiesa vs modernità”. Quei sette minuti e mezzo si possono vedere, sentire e “leggere” in due modi. Come vuole Francesco Cocco che li ha montati e come desiderano gli ateisti di Micromega che li ospitano, e cioè: «Guardate… ha, ha, ha, come è rimasta indietro la Chiesa, rispetto alla scienza che avanza e al sentire moderno… ha, ha, ha…», oppure, quegli stessi sette minuti e mezzo si possono vedere, sentire e “leggere” criticamente, cercando di capire cosa, del cristianesimo, risulta in-tollerabile alla cosiddetta “modernità” e cioè al pensiero dominante.
Seguire la seconda strada è un ottimo modo per capire cosa tutti siamo chiamati a difendere con le unghie e con i denti, perché è esattamente quello che in questo video vogliono demolire.
Sintetizzando: i flash del sedicente “Cinegiornale politico: Allegro purtroppo” ridicolizzano e mirano a sgretolare, nell’ordine: l’idea di uomo, donna, famiglia, che tenacemente la Chiesa difende da duemila anni; la certezza cristiana che Dio ha a cuore gli uomini e la creazione, e che la fede c’entra con tutti gli aspetti della vita; la superiorità dell’essere umano (a immagine e somiglianza di Dio), rispetto agli animali; la convinzione che Cristo è la risposta ultima alle domande più vere del cuore e al bisogno di felicità di ogni uomo.
Dimenticando Galilei, Keplero, Newton, Mendel, Pascal, Copernico, Spallanzani, Lavoisier, Volta, Ampère, Galvani, Pasteur, Marconi, Zichichi (solo per fare alcuni nomi), è poi evidentemente inaccettabile che possa esserci, oggi, qualche scienziato che in pubblico non si vergogna (?) di professarsi cattolico e osa (?) mettere il nome e la faccia a tutela della vita, dal concepimento alla morte naturale. Insopportabile che lo stesso scienziato affermi di credere alla Madonna e alle Sue apparizioni.
Ancora: tollerata l’idea di Cristo come «uomo tra i più grandi della storia», ma guai se qualcuno si permette di dire che è anche Dio e vietato nominare il diavolo e l’Aldilà, perché sono solo storielle, roba da ricovero coatto.
Poi la puntigliosa entrerà un po’ più nel dettaglio, ma è facilmente comprensibile come, “letto” il video al contrario rispetto al motivo per cui è stato costruito, si capisce bene cosa il pensiero laicista e nichilista non tollera del cristianesimo e della Chiesa: esattamente i suoi fondamenti e le sue fondamenta. E così tutte le occasioni sono buone per piazzare le cariche esplosive proprio sulle colonne portanti. Questa del video è solo una delle tante mine.
Le persecuzioni e i massacri dei cristiani nel mondo, le battaglie contro la libertà di educazione (in questi giorni colpita e affondata!), l’intolleranza nei confronti di chiunque osi esprimere il punto di vista della Chiesa sui problemi della vita e del mondo, gli attacchi al magistero del Papa, sono infatti all’ordine del giorno e dei giornali, che però, in ottemperanza al relativismo – quello di comodo – danno le notizie che vogliono, come vogliono.
Ecco com’è confezionato il video: si fermano per strada delle suore e si pone loro una domanda a bruciapelo; di padre Livio Fanzaga si montano flash di pochi secondi, tratti da interventi su temi diversi; si aggiunge un estratto di mons. Andrea Gemma, esorcista, e qualche affermazione di mons. Giuseppe Zenti, intervistato insieme a Margherita Hack, e il gioco è fatto. Di ciascuno si tiene ciò che serve e si butta il resto e così le suore (e la Chiesa tutta) diventano omofobe, padre Livio viene ridotto a una macchietta, l’esorcista sembra non abbia di meglio da fare che offendere i Down e… via di seguito.
Ma la chicca è lo scienziato Roberto de Mattei, vicepresidente per sei anni del CNR, ma definito «un intellettuale cattolico all’antica» perché a maggio ha “osato” partecipare e supportare la Marcia della vita e, da scienziato, chiamare l’aborto «olocausto al Moloch relativista». Facile abbiano chiesto l’interdizione, o l’espulsione dall’Albo, perché… così funziona, in questo mondo tollerante con tutti, tranne che con i cattolici. Non sono balle. Provate a vedere quanti giornalisti, intellettuali, attori, presentatori, cantanti… sono spariti dalla circolazione e non vengono più invitati in tivù da che si sono “permessi” di esprimere pubblicamente la loro fede! “Disturbano”. “Remano contro”. La verità è che non sono funzionali al potere. Sono “scomodi” come “scomodo” è stato Cristo, come “scomoda” è, ora, la Sua Chiesa, perché la posizione della Chiesa sull’uomo e sui valori non negoziabili è la stessa da duemila anni e non segue il “sentire moderno”.
Nel video, l’intervista all’astrofisica Margherita Hack si conclude con il giornalista che le chiede se crede nell’aldilà. «Mi piacerebbe un aldilà in cui trovare le persone a cui ho voluto bene, anche i miei animali, dice la studiosa, però non credo alle favole e la piglio come una barzelletta. (Pausa di silenzio, ndr) Ritrovarsi tutti insieme… chissà che affollamento!…».
Rispondendo ride di gusto, e le fa eco una risata in studio.
Quando il video finisce, penso che quando è buio ed il cielo è terso, sin da piccola ho sempre trovato irresistibile cercare un posticino lontano dalle luci artificiali. E’ una meraviglia lì, immobile, nasetto all’insù, mirare l’“affollamento” di puntini luminosi.
Crescendo ho imparato che ci sono tante galassie, tanti astri, tanti corpi celesti, tanti buchi neri, e… chissà quante altre cose ancora. E che la distanza tra “qui” e “lì” va calcolata in anni luce.
Mi commuove e mi stupisce questa immensità, esattamente come mi commuoveva e mi stupiva da bambina, ed è strabiliante pensare quanto poco conosciamo di quei puntini luminosi… e del mondo… e di chi abbiamo accanto… e di noi…
L’“affollamento” di puntini luminosi in questo spicchio di cielo che vedo e che è una parte infinitesima del cielo che c’è, è bellezza struggente per gli occhi e per il cuore ed è, da sempre, un grande punto di domanda che sfida, incalza, affascina la ragione.
Ma forse io… io sono semplicemente io, e non sono l’astrofisica Margherita Hack, che ha speso tutta la vita a scrutare l’“affollamento” in cielo da scienziata. Sono solo Luisella, un’adulta dal cuore bambino, che, alzando lo sguardo, ha imparato che una ragione usata “bene”, di fronte al mistero non ride. Si spalanca e lo accoglie.

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