No circoncisione. No infibulazione
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Ho degli amici non credenti. Sono non credenti ma, come tengono molto a dirlo, non sono atei. Ora comincio a comprendere il perché.
Ho anche degli amici che non hanno alcun problema a definirsi atei e che sono felici dell’amicizia con una monaca. Sto imparando però che per taluni essere atei è sinonimo di odio alla religione. Lo sto imparando da atei che si definiscono anche razionalisti. Loro mi insegnano che il razionalismo significa, in soldoni, perdita di ogni onestà intellettuale e mistificazione della realtà a fini propagandistici. Devianze che io avevo identificato solo con i totalitarismi.
Mi sbagliavo.
In questi giorni ho visto un altro logo propagandistico degli atei razionalisti. Forse perché so leggere le immagini e non mi lascio troppo catturare dalle tecniche ad effetto della pubblicità in genere, questo logo mi ha profondamente deluso. Ha suscitato in me quel sentimento di pena che normalmente non mi piace avere, perché non è buona, ma sfiora la commiserazione. Mi sono subito dopo preoccupata per tutti quelli che guardando questa immagine non avranno la capacità di critica di leggerla nel suo contenuto profondo.
Il logo è semplice: lame e coltelli in mezzo a due scritte: Le credenze dei genitori marchiano il corpo dei figli. No circoncisione No infibulazione.
Già qui una prima distinzione chiara oggettiva, che ogni mente aperta alla ragione dovrebbe identificare al primo istante: circoncisione e infibulazione, pur essendo usate da alcuni come pratiche religiose, non possono essere equiparate.
Non esiste tra le due cose nessun parallelo di alcuna natura e sfido chiunque ad affermare il contrario.
La circoncisione è una pratica igienica diffusissima e praticata anche fuori da contesti religiosi, non offende in nulla la dignità umana e favorisce nell’uomo l’espletamento di alcune sue funzioni.
L’infibulazione non è mai praticata al di fuori di un determinato contesto religioso o più giustamente pseudo-religioso. È una pratica che lede gravemente la dignità della donna, condannandola a terribili e permanenti sofferenze, quando non alla morte. Non ha alcuno scopo terapeutico e non promuove la fecondità della donna.
Perciò qui i nostri cari razionalisti già commettono un errore grossolano e imperdonabile.
Inoltre l’espressione: «le credenze dei genitori marchiano il corpo dei figli» lascia intendere che “solo” “certe” credenze religiose marchiano il corpo dei figli, rivelando così la volontà, da parte di questi personaggi, di strumentalizzare le parole a fini di propaganda anti religiosa.
Non vi sembrano un po’ incoerenti i tipetti?
È proprio vero che solo i credenti in certe religioni marchiano il corpo dei loro figli?
E allora che ne pensiamo delle leggi emanate di recente contro la pratica del piercing e del tatuaggio nei confronti dei minori, specie nelle loro parti intime, compresi i genitali maschili e femminili?
Mi risulta che se legge è stata fatta significa che i casi esistenti erano più di qualche atto isolato ad opera del solito fanatico di turno. Basterebbe andare a fare un giro in internet per renderci conto del mondo sconcertante che soggiace a certe pratiche!
Come mai i nostri paladini che si adoperano per purgare la società da “credenze religiose” non se la prendono anche con i satanisti e gli affini? Forse perché chi opera tali pratiche in Italia ha un fatturato in attivo, per nulla toccato dalla crisi economica del nostro paese? Non sarà che il Dio denaro continua a dettar legge anche nella cerchia degli atei?
E ancora: forse i nostri paladini non sanno quali e quanti sforzi la Chiesa cattolica abbia messo in campo e per salvare le donne dall’infamia della infibulazione? E perché equiparare la circoncisione alla infibulazione? Forse nella loro caccia alle streghe, dopo i cristiani, adesso è la volta degli ebrei?
Mah! Anche questa mi pare una mera operazione ideologica, molto simile a quella di coloro che si strappano le vesti per la sperimentazione sugli animali e chiudono gli occhi di fronte a quella stessa scienza che uccide gli embrioni per avere le cellule staminali. Cari credenti ragionatori: apriamo gli occhi!