MacroPena per Baraldi e compagni
- Autore:
- Curatore:
- Fonte:

Hanno scoperto l’acqua calda Edoardo Baraldi e gli «amici» di MicroMega. Hanno scoperto l’acqua calda con la loro vignetta sul Santo Padre, elaborata sulla grandissima opera, la Madonna della Seggiola di Raffaello. Sì, perché già nel II secolo a.C un intellettuale romano del tempo (radical chic ante litteram) elaborò un graffito (visibile ancora oggi al Palatino) con un uomo crocifisso con testa d’asino e sotto, la scritta: Alessameno adora il suo Dio.
La cosa interessante è che questo illuminato esponente della intellighenzia romana non è passato alla storia, di lui non si ricorda il nome e a mala pena si conosce l’esistenza della sua opera, mentre, ahimè per gli intellettualoidi d’ogni tempo, di Cristo e della sua opera, cioè la Chiesa, se ne è parlato e se ne parla ancora.
Di fronte a simili posizioni - che contano soprattutto sull’ignoranza e la superficialità - già scrisse Giustino citando peraltro una - questa volta veramente illuminata - frase di un filosofo cinico Crescente:
Veramente è ingiusto ritenere per filosofo colui che, a nostro danno, rende pubblicamente testimonianza di cose che non conosce, dicendo che i Cristiani sono atei e scellerati; e dice ciò per ricavarne grazia e favore presso la folla, che resta ingannata. |
Non solo dicevo Edoardo Baraldi e «compagni» hanno scoperto l’acqua calda, ma hanno fatto anche un buco nell’acqua perché composizioni come quelle da loro elaborate sono in grado di farle tutti quelli che maneggiano discretamente Photoshop, o programmi affini.
Quello che mi sorprende è che una rivista come MicroMega che si spaccia per mezzo di comunicazione di alto livello intellettuale, si abbassi a una simile “arte”. Eh sì, cari amici, avete letto bene: “arte” perché così vengono definite le insulsaggini grafiche del nostro Edoardo.
E non dico questo perché una suora deve difendere il Papa (anche perché la collezione delle insulsaggini di cui sopra ha un ampio ventaglio di opere, dove quella sul Santo Padre appare peraltro come un riciclo), ma perché ritengo di essere una persona ancora in grado di riconoscere un'opera d’arte da una crosta, un’ispirazione da una banalissima sfruttatissima e mediocre operazione commerciale.
La mia bella Italia, patria di grandi e veri pensatori, di grandi e veri artisti, dovrebbe insorgere in massa di fronte a simili corbellerie che si spacciano per intelligenti e pregevoli opere. E invece mi pare che stiamo accettando tutto con una ingiustificata apatia, con una rassegnata indifferenza. Mi domando, lo domando a voi, anzi lo domando al nostro celebrato artista Edoardo Baraldi: come mai nella sua vasta e illuminata collezione così attenta ai passaggi politici dell’Europa e del mondo, manca totalmente un riferimento alla situazione mediorientale? Come mai non si sono fatte vignette con protagonisti arabi e magari fondamentalisti islamici?
L’argomento forse non desta l’interesse di MicroMega? E sì che tra Egitto, Palestina, Iraq ce n’è di carne al fuoco e i paragoni con episodi biblici ed evangelici potrebbero abbondare. Eppure qui nessuna traccia. Nella produzione di Edoardo abbondano l’ex premier e il Papa, Casini e Alfano ecc. Un’arte decisamente parziale, o forse il classico esempio di chi è lupo con l’agnello e agnello con i lupi?
È il caso di dire, cari amici, che siamo di fronte non a pregevoli copertine di MicroMega, ma a spiacevoli coperture di una MacroPena, quella della scomparsa della ispirazione artistica, della onestà intellettuale e della capacità critica di coloro che attingono quotidianamente ai mezzi di comunicazione sociale.