Poesia di Natale 2011 - Uomini commossi
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UOMINI COMMOSSI
(il Creatore del mondo è in terra sceso)
Nel grande impero di Cesare Augusto
in un tempo preciso e un luogo angusto
Maria e Giuseppe dopo un lungo errare
stanchi si son fermati a riposare.
In una stalla, tra un bue e un asinello,
nasce un bambino più di tutti bello
predetto da Isaia con grande zelo:
“se tu scendessi qui squarciando il cielo!”.
Dal grembo di Maria rimasto illeso
il creatore del mondo è in terra sceso:
chi se ne avvede, chi se ne stupisce?
Chi del fatto inaudito mai gioisce?
Non i potenti, non il grande Erode,
che di invidia e di rabbia già si rode,
perchè ha timore che un altro sovrano
venga il potere a togliergli di mano.
A dei semplici, poveri pastori
giunge la voce di angelici cori
che annuncian pace in terra e in cielo gloria
per l’evento che è il centro della storia.
Oggi per me e per te, stanchi e assetati
duemila anni son come bruciati;
è a me ed a te che dona Dio se stesso
in un evento che ci è dato adesso....
se quello che già so mi è dato ancora
se un volto od una man lo porge ora,
come ai pastori con grande stupore
fu dato di vedere il Salvatore.
Fatto il cuore non è per non peccare
ma per volere più che tutto amare:
l’arte – ma si può dire della vita –
fiorisce in chi ha nel cuore una ferita;
non ha bisogno tipi riverenti
che siano imperturbabili agli eventi,
ma uomini che i fatti abbiano scossi,
non quindi riverenti ma commossi.
Natale 2011