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Un po' di chiarezza

Fonte:
CulturaCattolica.it

Certamente di fronte a quello che sta accadendo, sia in Italia che in Europa, tutti noi siamo preoccupati sia di farcene una ragione sia di capire che cosa fare.
Abbiamo letto il volantino di CL sulla crisi e ci ha provocato l’invito a fare di quello che sta accadendo l’occasione di una chance, come già, del resto, affermava Benedetto XVI nella sua enciclica sulla Dottrina sociale, Caritas in veritate.
Credo che questo sia il tempo in cui chiedere alla Chiesa un po’ di chiarezza, e ritengo che la Dottrina Sociale Cristiana, riproposta con forza dal Papa, sia lo strumento più adeguato. Anche perché il Papa ci ha da sempre invitato ad allargare la ragione, e quanto accade sembra, a volte, volerla nascondere, lasciando il campo a slogan e posizioni (spesso oscure) che rispondono ad un progetto di potere, dimentico di Dio e nemico dell’uomo.

Nella rete di amicizie che contraddistingue la presenza nostra nel mondo del Web, ho trovato alcune riflessioni, che mi paiono di aiuto per la chiarezza di un giudizio.
Ne riporto alcune, nel desiderio di essere di aiuto in quel «Mille argomenti. Un solo giudizio» che contraddistingue non solo il nostro sito, ma una posizione che voglia, nel mondo, non essere sballottata da «qualunque vento di dottrina».

Inizio con una citazione di «Berlicche. Il cielo visto dal basso»:

Disse Entopo: “Dimmi, o Socrate: se per salvare la democrazia devo scegliere persone che il popolo né elegge né sa chi sono, questa dirsi si può ancora tale?”
Replicò Socrate “Certo, se codesti saggi sono scelti da coloro che il popolo hanno voluto”
Entopo pensoso continuò: “Ma a che uopo, se solo i saggi sanno governare saggiamente, far eleggere al popolo altri che saggi non sono? Se il saggio è colui che non è legato ai partiti che dividono questa nostra città, se ne viene che tutti i politici sono stolti. Perchè mai dunque scegliere uno stolto al governo?”
“Bene dici”, replicò Socrate, “Ma se lasciassi a casa gli stolti chi mai sceglierebbe i saggi?”
Entopo disse “E chi mai si può fidare da un saggio scelto da uno stolto?”
E Socrate: “Ma è proprio lo stolto ad avere scelto il saggio? Non può darsi che il saggio, bramando il governo delle cose, abbia mosso una guerra segreta allo stolto e, vintolo, ne abbia preso il posto? Perché quando la situazione è grave per la città è bene cercare il saggio che sappia provvedervi; ma conviene anche stare attenti che la causa del disastro non sia lo stesso che si propone per rimediarvi, o un suo solidale.”
Ma Entopo: “E se anche fosse, non sarebbe in fondo cosa buona? I grandi re muovono guerra gli uni agli altri, e quando il minore cede il più forte ne prende il posto. Essendo più forte meglio può provvedere al popolo di quello che, vinto, deve lasciare il trono, e ripagare i danni dalla sua stessa guerra causati.”
E Socrate: “Se fosse come tu dici, che ne sarebbe della democrazia?”
Replicò Entopo: “Anch’io me lo domando. Questa parola sarebbe vuota e usata solo dagli stolti per darsi vanto.”
“O dai saggi”, concluse Socrate, “o dai saggi”.


Il Prof. Pietro Marinelli così argomenta:
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha compiuto i seguenti atti: anzitutto ha nominato senatore a vita Mario Monti e, subito dopo le dimissioni (anche queste immediate) di Berlusconi, ha affidato allo stesso Mario Monti l’incarico di Presidente del Consiglio per formare un nuovo Governo di tecnici. La prima osservazione che viene da fare, ad un insegnante di diritto, è che tale procedura è quanto meno anomala: dopo le dimissioni di un Governo bisognerebbe cercare di formarne un altro, ma a partire dalla stessa maggioranza parlamentare, non in base ad una decisione del Presidente della Repubblica. Per chiarirci, avrebbe dovuto essere un uomo politico espresso dalla maggioranza ad essere incaricato di formare il nuovo Governo, ad esempio Angelino Alfano. Se il nostro sistema può ancora definirsi democratico occorre tenere conto della volontà popolare che si è espressa l’ultima volta alle elezioni del 2008 e che ha decretato la vittoria del centro-destra. A me non sembra che Mario Monti sia un uomo politico del centro-destra: non ha alcuna esperienza politica (e quindi è un Presidente del Consiglio improvvisato, esattamente con Silvio Berlusconi lo fu diciassette anni fa) e non mi risulta che sia appartenente alla coalizione del centro-destra. Mi risulta che, dopo essere stato membro della Commissione europea per il rispetto della concorrenza, sia stato consulente della Goldman Sachs, la più importante banca d’affari del mondo, con sede negli Stati Uniti e con gestione di famiglie ebraiche. Ma anche Mario Draghi mi risulta essere stato, prima che Presidente della Banca Centrale Europea, vicepresidente della Goldman Sachs Italia. E anche Romano Prodi mi risulta essere stato consulente della Goldman Sachs. Perfino Gianni Letta, che pur essendo del centro-destra ha ottenuto il placet del Partito Democratico per quanto riguarda la sua partecipazione al nuovo Governo, è stato (sarà un caso?) advisor per la Goldman Sachs. Ora la mia domanda è: chi decide sulla formazione del nuovo Governo in Italia? E chi decide sulla formazione del Governo in Grecia (leggi: “Papademos”)? E dove va a finire la cosiddetta sovranità popolare?

prof. Pietro Marinelli


E ancora Berlicche ci suggerisce:
Ecco, partiamo dall’ipotesi che sia tutto vero. Che il complotto pluto-giudaico-massonico, o il suo equivalente odierno, esista veramente. Che ci sia un potere oscuro e occulto dietro alle grandi potenze del mondo. Che la Goldman-Sachs sia veramente la superloggia illuminata che diene in mano i destini delle nazioni, e che affossa i leader che gli stanno sulle scatole mettendo al loro posto sue emanazioni. Che si serva di movimenti e parole d’ordine in apparenza lontanissimi per portare avanti il suo progetto di dominio globale, muovendo l’opinione pubblica come fa un burattinaio attraverso mille giornali e televisioni. Anzi, che il potere che sta dietro tutto questo non sia veramente umano, ma che sia sotto sotto quel potere oscuro a cui stato dato lo scettro sulla terra. Quel drago, quell’angelo non più tale, proprio lui.

Che ci rimane da fare a noi ominilli, se veramente abbiamo a che fare con una forza del genere? Perché veramente siamo sproporzionati. E anche andassimo in giro con timpano e grancassa a dirlo a tutti, il nostro segreto, chi ascolterebbe? E se ascoltassero cosa cambierebbe?
Non ci rimane che affidarci ad un potere buono più grande di quello . Che, nel piccolo e nel nascosto, può rovesciare i potenti dai troni.

Antonio\Berlicche


Non è che allora sarebbe meglio ripartire da quanto ha detto Giovanni Paolo II, nella esortazione Apostolica Ecclesia in Europa?
“Riprendendo questo invito alla speranza, ancora oggi ripeto a te, Europa che sei all’inizio del terzo millennio: «Ritorna te stessa. Sii te stessa. Riscopri le tue origini. Ravviva le tue radici». (191) Nel corso dei secoli, hai ricevuto il tesoro della fede cristiana. Esso fonda la tua vita sociale sui principi tratti dal Vangelo e se ne scorgono le tracce dentro le arti, la letteratura, il pensiero e la cultura delle tue nazioni. Ma questa eredità non appartiene soltanto al passato; essa è un progetto per l’avvenire da trasmettere alle generazioni future, poiché è la matrice della vita delle persone e dei popoli che hanno forgiato insieme il Continente europeo.
121. Non temere! Il Vangelo non è contro di te, ma è a tuo favore. Lo conferma la constatazione che l’ispirazione cristiana può trasformare l’aggregazione politica, culturale ed economica in una convivenza nella quale tutti gli europei si sentano a casa propria e formino una famiglia di Nazioni, cui altre regioni del mondo possono fruttuosamente ispirarsi.
Abbi fiducia! Nel Vangelo, che è Gesù, troverai la speranza solida e duratura a cui aspiri. È una speranza fondata sulla vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. Questa vittoria Egli ha voluto che sia tua per la tua salvezza e la tua gioia.
Sii certa! Il Vangelo della speranza non delude! Nelle vicissitudini della tua storia di ieri e di oggi, è luce che illumina e orienta il tuo cammino; è forza che ti sostiene nelle prove; è profezia di un mondo nuovo; è indicazione di un nuovo inizio; è invito a tutti, credenti e non, a tracciare vie sempre nuove che sboccano nell’«Europa dello spirito», per farne una vera «casa comune» dove c’è gioia di vivere.”

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