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Fabio Cavallari al Parlamento europeo

Autore:
Spagna, Emanuela
Fonte:
La Prealpina; CulturaCattolica.it
"Porto chi lotta per la vita nell’assise politica più importante d’Europa"

Ci sono persone, uomini, donne, bambini, famiglie intere, che ogni giorno combattono contro la malattia e si aggrappano con tutte le loro forze alla vita. Lo scrittore e giornalista di Luino, prima ha deciso di dare loro voce scrivendo il libro "Vivi", ora - per la precisione il 24 marzo 2011- offrirà loro diritto di parola facendosi loro portavoce a Bruxelles, al Parlamento Europeo. Cavallari interverrà nel cuore delle istituzioni della Comunità europea, nell’ambito della giornata che l’organo istituzionale dedica al tema della vita. A lui il compito di rappresentare l’Italia in qualità di ospite. "Sono contento e fiero di poter parlare al cuore delle istituzioni politiche europee- dice lo scrittore luinese - perchè ho la possibilità di portare con me in quella sede le persone che ho incontrato e di cui ho raccontato le storie. Il mio è un libro che scardina ogni ordine burocratico. E io vado a tenere il mio intervento con la precisa volontà di essere portavoce delle istanze delle persone malate, della loro fatica quotidiana". Non è la prima volta che Cavallari va a Bruxelles.

Qualche settimana fa, infatti, aveva preso il primo aereo per la città del Belgio: era stato chiamato per una presentazione del suo libro. Non certo per caso. In "Vivi", infatti, Cavallari racconta la storia di Giulia, bimba italiana, figlia di genitori italiani che lavorano proprio a Bruxelles. Dopo quell’incontro, l’interesse nei confronti del testo che scardina alcuni pilastri della mentalità corrente, è cresciuto, fino alla chiamata al Parlamento."Questa è la testimonianza che il libro non è una denuncia di un malfuzionamento italiano- sottolinea l’autore varesino - ma è un testo che mette al centro il valore della persona. E’ un tema universale. Giulia abita a Bruxelles ed è grazie a lei che sono lì". Certo, avendo la possibilità di parlare direttamente ai deputati, Cavallari si augura di riuscire "a sollecitare la politica a favore della cittadinanza reale per tutti, non solo per le vite perfette". "Chiederò anche un impegno- conclude Fabio Cavallari - per una maggiore sensibilità nei confronti di alcune malattie che ancora non hanno il riconoscimento di "malattie rare", in modo particolare la "locked-in syndrome", che costringe a rimanere immobilizzati in un corpo senza reazioni pur essendo perfettamente vigili".

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