Ma in che mondo viviamo?
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Pigi Colognesi ha scritto su il Sussidiario.net: «La scena di oggi è quella di una disaffezione generalizzata verso l’impegno politico; si respira l’aria grama e pesante di una scontentezza che non riesce ad esprimersi, ma solo sbottare nell’urlo sguaiato o nell’insulto. I mezzi di comunicazione soffiano sul fuoco, non mettendoci in condizione di capire cosa veramente stia succedendo, e fanno a gara nello scoraggiare ogni possibile discussione serena». Come è vero, purtroppo!
Certo in questo bailamme di iniziative giudiziarie spregiudicate, di ispezioni, di fascicoli aperti sulle ispezioni, di ricorsi e contro ricorsi, si fa veramente fatica a comprendere ciò che accade e quale sia veramente la posta in gioco. Certo i dubbi per una battaglia politica condotta con metodi almeno impropri, sono più che legittimi, e sconcertano; e così sconcertano gli insulti e le accuse infamanti lanciate come ordinaria dialettica politica (vedi tutti i discorsi e le interviste Di Pietro, ma non solo) ottenendo il risultato di tramutare il necessario confronto sul “bene comune”, in una gazzarra indegna e volgare. Tutto questo una società lo paga comunque!
In questa tristissima situazione qualche ricordo ed alcune considerazioni mi sono venute spontanee. La prima riguarda l’audizione di Michele Santoro presso la Procura di Trani, avvenuta martedì 16 marzo. L’avviso di garanzia inviato al Presidente del Consiglio precisa che è indagato per i reati di concussione, violenza e minaccia – sic! – ad un corpo politico, amministrativo (cioè ad Agcom: Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni).
A parte l’enormità delle accuse (violenza?), a me semplice cittadino, anzi sempliciotto, non avvezzo alle sottigliezze giurisprudenziali è venuto un dubbio: ma cosa centra Michele Santoro? Non appartiene ad Agcom, e spero (spero!) non abbia ascoltato le registrazioni, lecite o illecite che fossero, ma allora perché lo hanno chiamato? Cosa poteva dire nel merito delle accuse? Gli hanno chiesto che cosa Berlusconi pensa del suo giornalismo? Semplice lo sappiamo tutti: come milioni di italiani pensa che è fazioso all’estremo e non può pretendere di disporre di un talk-show sulla TV pubblica per fare solo propaganda politica per l’estrema sinistra. Ma allora perché lo hanno convocato? Ecco che affiora un altro dubbio: per enfatizzare l'affaire, aumentare la confusione e fargli immeritata pubblicità?
Come tutti i vecchi, anch’io cedo spesso alla tentazione del “mi ricordo”, consentitemelo anche questa volta, anche perché i ricordi coincidono con alcuni sassolini nella scarpa.
Mi ricordo Santoro, Eurodeputato, tra i più attivi nel tendere l’imboscata a Buttiglione in quanto cattolico (unico vero motivo), perché fosse “bocciato” come candidato Commissario europeo, collaborando fattivamente, tra gli altri, con Catholics for free choice, giudicando un uomo per le sue idee invece che per i suoi programmi, contrariamente alla Carta dei diritti fondamentali. Come affermarono gli eurodeputati Duff, liberale e Corbet laburista, entrambi inglesi. Anche questo episodio dimostra il suo rispetto per la pluralità delle opinioni e la sua tolleranza, tanto sbandierata.
Pannella in TV ha spiegato come e perché hanno voluto far scoppiare il caso liste, assumendo poi il ruolo del saggio che vuole superare la cosa. A parte il fatto che «irregolarità presenti tra le firme delle liste “Per la Lombardia” e “Penati presidente”» hanno portato solo alla bocciatura della lista di Formigoni (altro legittimo dubbio: come mai?), poi annullata perché errata e infondata, a parte questo, non so perché mi sono tornati alla mente alcuni Compagni di scuola un po’ carognini – pochi – che facevano la spia, ma ai quali Maestri e Professori non davano peso, … invece adesso!
Pannella, giustamente dal suo punto di vista, ha definito Emma Bonino il miglior Governatore possibile per il Lazio. Ed allora a me è venuto in mente uno dei suoi ultimi discorsi come Deputata al Parlamento europeo. L’argomento riguardava l’adesione della Turchia all’UE, e la Bonino disse quasi testualmente che era ovvio che i cattolici fossero contrari a questa adesione, infatti sanno che con la Turchia in Europa il confronto con l’Islam porterà inevitabilmente alla scomparsa del cristianesimo! Forte di questi exploit profetici, era sempre all’unisono con chi, trattando di omofobia, affermava che Benedetto XVI fornisce il supporto culturale ai discriminatori degli omosessuali. Sempre a proposito di retta interpretazione del parere altrui, e quindi del rispetto, ancora un legittimo dubbio: ma davvero sarebbe il miglior Governatore possibile per il Lazio. Mah!
Con buona pace di tutti il vero profeta era padre Dante:
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
…
Or ti fa lieta, ché tu hai ben onde:
tu ricca, tu con pace, e tu con senno!
S'io dico 'l ver, l'effetto nol nasconde.
Non resta che sperare nell’augurio con cui Bolognesi chiude il suo articolo: «Uno «scampolo d’anima» che non si fa calpestare può fiorire anche adesso, in queste elezioni.»