2012 fine del mondo: il regista Emmerich se la svigna

Maramaldo! O forse amico di Don Abbondio
Fonte:
CulturaCattolica.it

A margine del filmone catastrofico “2012” che sta spopolando nelle sale di mezzo mondo, è curioso registrare alcune dichiarazioni del regista, Roland Emmerich, già famoso per altri film del genere apocalittico. Dapprima, in una intervista a Matteo Pasquini per 35 mm, Emmerich sostiene che il Primo ministro italiano che compare nel film non è Berlusconi. “In realtà credo che Berlusconi sarebbe il primo a prendere un jet privato o una astronave per salvarsi senza aspettare gli altri del G8 o i suoi stessi compagni di governo, anzi, probabilmente ha già prenotato un posto”.
Il nostro coraggioso regista però, mentre dipinge con realismo la distruzione di san Pietro e del Cristo di Rio, ammette di aver “risparmiato” i simboli dell’Islamismo. In realtà aveva pensato di mostrare la rovina della Kaaba, il “Cubo” sacro nel cuore della Mecca, ma poi…
Era quello che volevo fare. Ma il mio co-sceneggiatore mi ha detto: “non avrò delle “fatwa” sulla mia testa a causa di questo film”. Aveva ragione. Nel mondo occidentale dobbiamo tutti riflettere su questo. Possiamo distruggere i simboli cristiani, ma se proviamo a farlo su un simbolo islamico o arabo rischiamo una fatwa, e questo dovrebbe farci riflettere sulla situazione nel nostro mondo. Ad ogni modo, non credo fosse un elemento importante nel film, quindi ho lasciato perdere” (Intervista a Sci-Fi Wire)
E poi rincara la dose: “Se prendi di mira Gesù e il cristianesimo va bene, ma se fai qualcosa sull’islam e su Maometto che è considerato poco rispettoso sei nei guai”. Realistico, e a suo modo riconoscente verso il cristianesimo, ma… viste le catastrofi, dopo aver ben bastonato la Chiesa meglio svignarsela…

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