Democrazia e cristianesimo
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“Se non impariamo a vivere la democrazia in ordine al cristianesimo e il cristianesimo in ordine allo Stato libero democratico, ci giocheremo sicuramente la democrazia stessa.” * Un giudizio sintetico ed efficace che, riletto recentemente, mi ha portato a considerare la vicenda di Rotterdam, città olandese con il porto più importante d’Europa per traffico commerciale. È diventata una città musulmana in cui si applica la legge islamica, la sharia, e dove si concentrano gli immigrati che giungono in Olanda. Olanda: da sempre la terra della libertà, intesa nella sua accezione di permissivismo, del tutto lecito, del porsi all’avanguardia liberi da tradizioni e retaggi limitanti. La terra dell’eutanasia, anche sui bambini, dove si insegna a medici e personale infermieristico la freddezza e l’indifferenza nei confronti dei malati terminali, altrimenti, confortati da una presenza amorevole, potrebbero persino considerare sopportabile la condizione di dolore e malattia inguaribile. Cosa è successo in questi anni? Alcuni segnali avevano posto in allarme. Dall’uccisione del leader politico Pim Fortuyn a quella del regista Theo Van Gogh. Il diffondersi di una certa idea di multiculturalismo incapace di confrontarsi realmente con i fatti. Basta approfondire un po’ le ricerche e si vede che il problema non riguarda solo l’Olanda ma anche la Svezia e la Finlandia. L’Europa del nord sembra sprofondare nel buio. Solitudine e segregazione colpiscono gli europei e gli ebrei, in nome del rispetto verso chi non è europeo o ebreo. Le considerazioni sono molteplici e manca lo spazio per approfondire. Concentriamoci su un’osservazione. Appare evidente che l’altra faccia di una libertà senza freni, una sorta di libertinismo, sia la schiavitù. Il poter fare senza confrontarsi con un criterio di giudizio oggettivo, quell’aspirazione alla verità che l’uomo ha inscritta nel cuore, porta al dominio del più forte. Rinunciare all’identità cristiana in nome di una libertà indefinita si paga a caro prezzo. A livello sociale costa la perdita della democrazia. Non esiste democrazia senza un’identità e l’identità della democrazia occidentale è fornita, dati storici alla mano, dal cristianesimo. Per questo non è astratto o pregiudiziale l’invito a ritornare alle nostre radici cristiane.
(* J. Ratzinger, Chiesa, ecumenismo, politica, Ed. Paoline, 1987, p. 201)