Neda: la “voce” che non muore
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Neda muore, in un paese lontano l’Iran, per una causa che a molti sembra lontana.
Stava manifestando con il padre contro i brogli elettorali delle ultime elezioni, in un paese dove manifestare è un atto di vero coraggio.
Il video della sua morte, del tentativo disperato e inutile di rianimarla sta facendo il giro del mondo, Wikipedia, enciclopedia on-line, ha dedicato una pagina a questa sedicenne divenuta il simbolo delle proteste di Teheran, ma i giornali italiani e le televisioni sembrano occupati da altre storie, l’Iran è lontano e la voce di chi si ribella a costo della vita fa fatica a levarsi.
Eppure, ci sono paesi dove in tribunale il voto delle donne vale la metà di quello di un uomo, donne a cui è proibito fare gare di sci, cantare da soliste e solo da qualche anno è permesso suonare strumenti musicali occidentali (come il peccaminoso violino), ci sono paesi in cui vivere le libertà elementari è un atto di coraggio, e noi in occidente? Troppo presi dalle storie di "escort" con il registratore intasca per fermarci a riflettere sulle cose serie della vita.