Mirabilia Dei, vieni e vedi.
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Vi racconto una storia, una storia iniziata molti anni fa, che tra alti e bassi, fatiche e successi sta qui, ferma ritta come un ulivo sulla collina, contorto ma sicuro, a sfidare il vento, a testimoniare che c’è un modo umano, più umano di fare famiglia, di educare e educarsi all’accoglienza.
La storia inizia nel 1991. Lorenzo Crosta non ha in mente di dedicarsi all’accoglienza, né di costruire quello che poi sarebbe nato, semplicemente risponde ad un bisogno. Lui ed un amico hanno una cooperativa dove lavorano dei disabili, alcuni di loro la sera terminato il lavoro non hanno nessuno che li accolga.
Così, Lorenzo con la moglie, la suocera ed i tre figli va a vivere insieme ad un'altra famiglia accogliendo questi amici disabili, è il luglio del 1991, inizia una storia che nessuno poteva immaginare arrivasse a crescere in questo modo e ad essere contagiosa.
Altri vedendo la loro esperienza desiderano vivere la vocazione al matrimonio facendo della loro famiglia un luogo di accoglienza e così oggi ci sono 6 case famiglia, 68 le persone accolte all’interno di case disseminate tra Lombardia e Puglia e altri progetti in costruzione.
Nelle famiglie si accoglie e in luoghi vicini alle case si fa formazione, e avviamento al lavoro, perché chi può essere avviato al lavoro trovi una sua dimensione nel fare e chi non ha capacità sufficienti per lavorare possa impegnare le sue capacità residue in lavori creativi, perché nessuno si senta inutile.
Per conoscere meglio questa esperienza vi consiglio di telefonare a Claudio che nella casa di Triuggio a Mi (Casa TEODORO E MARIAPIA JEMI in Via Leonardo da Vinci, 5 a Triuggio fraz. Canonica -MI- Tel. 0362.919898) organizza vere e proprie cene per gli amici che vogliono conoscere l’esperienza di Mirabilia Dei e contribuire con una donazione al sostentamento della casa.
È un’ottima occasione per pranzi tra amici o per festeggiare delle ricorrenze e per richiamare nel frattempo tutti noi ad una modalità di vita che in questa nostra società può apparire quantomeno eccentrica, ma non può lasciare indifferenti.
in un tempo in cui si lotta per togliere l’alimentazione a chi è in stato vegetativo, si fanno ecografie per scoprire se il figlio che hai in grembo sarà down e poterlo eliminare prima che veda la luce, in un tempo che con il suo fare educa a guardare a chi nasce “imperfetto” come a un pezzo non scartato in tempo, guardare a famiglie, che vivono la quotidianità, il lavoro, le vacanze la bellezza, in una normalità, testimoniando che si, “si può vivere così” ed è l’unico modo UMANO di affrontare la vita.
Perché sbaglia chi crede che il mondo dei disabili sia un viaggio nell'angoscia e nel dolore, spesso è un viaggio nella bellezza e nella semplicità di chi guarda alla vita e alla realtà senza pregiudizio. Diverse sensibilità e diversi talenti, vuol dire cogliere la grandezza e l'enorme possibilità che ogni uomo ha di vivere la realtà.
www.mirabiliadei.it