Omosessuali: titoli falsi e bugiardi
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Martedì titoli bugiardi e falsari! Ecco "Repubblica" (pp. 1 e 6) menzogna doppia: "Il Vaticano all'Onu: l'omosessualità resti reato".
"Corsera" (pp. 1, 18 e 19): "il Vaticano all'Onu: non depenalizzate l'omosessualità".
"Stampa" (p.1): "Il Vaticano sfida l'Onu: 'sarebbe sbagliato depenalizzare l'omosessualità'".
"Unità" (p.1): "Omosessuali perseguitati: il Vaticano approva".
"Manifesto" (p. 1) titolo e vignetta sghignazzo: "Omosessualità. Vaticano all'Onu: no alla depenalizzazione".
"Liberazione" (p. 1) apertura e grande foto: "Vaticano: lasciateli penzolare".
Dunque dal Papa si applaudirebbe l'impiccagione! Tutto falso, con commenti conseguenti e insulti di serie. In realtà, visti certi lanci d'agenzia, già alle 19:30 di lunedì la Santa Sede aveva chiarito il senso delle parole del rappresentante vaticano all'Onu: sì (N.B.: Sì!) alla depenalizzazione, ovviamente, ma avvertendo che ciò non deve voler dire che matrimonio e unioni gay siano la stessa cosa.
Invano: chi non vuole capire insiste, e ancora ieri spudoratamente così Augias su "Repubblica" in risposta ad un lettore: "Se la Chiesa difende il reato di omosessualità". È il titolo, ma il testo è peggio, e accusa la Chiesa di incoraggiare «la forca» per gli omosessuali!
Ho scritto martedì che anche gli uomini di Chiesa debbono stare attenti alle parole per evitare equivoci, ma chi comunque e sempre cerca «il nemico» nella Chiesa, si dovrebbe vergognare. Concludendo: difficile dare torto a chi afferma che qualche giornalista dovrebbe cambiare mestiere."
Lascio ai lettori senza pregiudizi, che vogliono andare a fondo della questione, di sentire o meglio leggere le vere dichiarazioni delle persone coinvolte senza fidarsi troppo dei riassunti o delle interpretazioni di alcuni giornali e giornalisti sempre pronti a sparare e sparlare quando si tratta di Chiesa, Papa, Vescovi ecc.