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Barack Obama è il Presidente degli Stati Uniti

Fonte:
CulturaCattolica.it
"Ci è voluto molto, ma stanotte, grazie a quello che abbiamo fatto in questa giornata, il cambiamento è arrivato per l'America", ha detto Obama a 200.000 sostenitori riuniti a Grant Park a Chicago

La vittoria di Barack Obama, 47 anni, padre del Kenya e madre del Kansas, rappresenta una pietra miliare nella storia degli Stati Uniti, a 45 anni dal movimento per i diritti civili guidato da Martin Luther King.
"Ci è voluto molto, ma stanotte, grazie a quello che abbiamo fatto in questa giornata, il cambiamento è arrivato per l'America", ha detto Obama a 200.000 sostenitori riuniti a Grant Park a Chicago.

Aveva iniziato la sua campagna elettorale che pareva una prova impossibile con lo slogan - I have a dream. Io ho un sogno, - l’ha terminata con - YES WE CAN! Sì possiamo! -

Per scaramanzia ha atteso la vittoria giocando a pallacanestro e dopo una vittoria schiacciante ha esordito nel suo discorso a Chicago dicendo: “Questa notte abbiamo dimostrato che l’America può cambiare, l’America è cambiata se solo sessant’anni fa non si poteva votare per cause di sesso o di colore della pelle. L’America è cambiata se uno come me può diventare presidente”

Molti pensavano che nel segreto dell’urna il voto sarebbe andato al suo avversario.
Presto per dimenticare le leggi razziali e per non storcere il naso davanti a un uomo che di secondo nome fa Hussein, e invece eccolo OBAMA Presidente, primo presidente nero degli Stati Uniti.

Nel suo discorso dopo la vittoria ha ringraziato tutti, ma proprio tutti, i supporter, i volontari, i due grandi manager, David Plouffe, responsabile della campagna e della comunicazione, “che ha costruito la più grande macchina politica che gli Stati Uniti d’America abbiano mai visto”,e David Axelrod, stratega politico, che ha reso possibile questa storica insperata vittoria.
Fosse accaduto in Italia il vincitore avrebbe fatto finta di nulla, ringraziando gli elettori ma fingendo di non sapere che c’è anche una strategia, un lavoro fatto a tavolino che prevede che i consensi siano attirati da una parte o dall’altra.

E’ l’America bellezza!
Con i suoi tanti difetti ma con la sua fede nella democrazia, il Paese dove il vincitore ringrazia lo sconfitto e il suo vice e offre loro di collaborare per il bene del Paese e dove lo sconfitto John McCain dichiara ai suoi sostenitori: "L'America si è espressa in modo forte e chiaro".
Potete immaginare una cosa così in Italia? Lo sconfitto avrebbe di certo fatto gli auguri a denti stretti e lasciato intendere che in fondo lui non aveva perso, erano gli lettori che non avevano capito che lui era il migliore.

Il Paese dove terminando il uso discorso il 44° Presidente dice “GRAZIE che Dio vi benedica e che benedica gli Stati Uniti D’America “ a noi, “che Dio vi benedica” lo dice solo Gerry Scotti in chiusura della sua trasmissione televisiva “chi vuol esser milionario” e a noi sembra un eccentrico, uno che 'cerca grane'.

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