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Appartengo a una minoranza. Tutelatemi.

Fonte:
CulturaCattolica.it
Gazzettino di Padova: «Niente 4 Novembre, per tutelare le minoranze» Alcuni insegnanti della cittadina veneta non vogliono far partecipare gli studenti alla cerimonia per la celebrazione della Vittoria

Io non mangio formaggio, lo detesto, m’infastidisce anche l’odore, non capisco come si faccia a rovinare la pasta al ragù con il parmigiano. Non condivido, né apprezzo lo sguardo sazio e compiaciuto di chi gusta il formaggio con il miele, lo so, appartengo ad una minoranza.
Secondo voi, in nome della tutela delle minoranze, potrei chiedere ai miei familiari di astenersi in mia presenza, dal cospargere la pasta con il formaggio grattato?
Secondo voi, potrei chiedere ai ristoratori di togliere dal menù i piatti che riportano nel nome la parola “formaggio”?
Banditi ad esempio: la pizza ai quattro formaggi, risotto al gorgonzola, formaggio con le pere e via elencando.
Adducendo a motivo di questa richiesta, che mi sento oltraggiata, m’infastidisce l’odore e la vista di persone che non rispettano il mio disappunto e che con il loro atteggiamento mi rovinano l’appetito.
Una richiesta di questo tipo, spero sarebbe presa per folle, ma se oltre a non amare il formaggio dicessi di appartenere ad una minoranza religiosa che tra le prescrizioni del proprio credo ha quello di astenersi dal mangiare, toccare e persino leggere il nome di qualsiasi formaggio, forse potrei farcela.

Si sta diffondendo in Italia una strana epidemia, la chiamano “rispetto delle minoranze”.
Così dopo le richieste di abolizione del presepe nelle scuole, del crocefisso nelle aule, della carne di maiale dai menù scolastici, ora è la volta dell’alzabandiera in commemorazione dei defunti della prima guerra mondiale.
Badate bene, non sono le “minoranze” che lo chiedono, ma è l’eccesso di 'zelo' da parte di qualcuno che propone queste iniziative.

Le maestre di una scuola di Villafranca Padovana, e mi piange il cuore che questa cosa arrivi da Padova, dove ho radici vive e forti e dove mi hanno insegnato il rispetto e l’orgoglio per la tradizione, ma sta di fatto che queste maestre zelanti hanno deciso di non portare i bambini alla cerimonia dell’alzabandiera e della posa della corona di alloro in memoria dei caduti della prima guerra mondiale il 4 novembre.
Motivo? Non offendere le minoranze.
Siamo arrivati non a sfiorare il ridicolo, ma ad esserci immersi nel ridicolo.
Con questo criterio dovremmo abolire tutte le feste religiose e laiche, per non urtare chi non le condivide, forse costoro aspirano ad una società senza passato e senza futuro dove si può vivere solo l’istante, ignorando che questo porta alla pazzia, perché non sappiamo chi siamo se non sappiamo da dove veniamo.

Ma la cosa incredibile è che davanti a questa “minoranza di maestre” nessuno faccia nulla e tutti si dicano impotenti, del resto anche le maestre appartengono a una minoranza, quella degli educatori che con il loro atteggiamento cercano di distruggere la storia, la cultura, le tradizioni e quindi il futuro di chi è loro affidato.

Al direttore didattico e al sindaco di Villafranza Padovana, consiglio di promuovere l'ottimo e istruttivo seminario in corso a Milano, Brescia e Cremona. "Conoscere l'islam. Incontrare i musulmani" organizzato da Diesse e tenuto da una brava e magistrale Valentina Colombo, insieme ad altri relatori che bene hanno spiegato cose che nelle nostre scuole non sono per nulla ovvie, e i fatti ce lo dimostrano.

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