Pro e contro Putin 2 - I contro
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1. Burocrazia. Negli ultimi otto anni il numero dei burocrati è aumentato più di due volte, superando il numero che si aveva in tempo sovietico. Potendo contare su elevate entrate nel bilancio dalla vendita delle ricchezze naturali, il governo è in grado di sostenere questa immensa armata. Conservando un atteggiamento sospettoso verso i propri cittadini, il potere è disposto ad accontentare quelli che lo sostengono e concede loro ogni libertà di azione. I burocrati, umiliati negli anni ’90, incominciando a capire di essere a servizio dei cittadini e non il contrario, oggi si rifanno sui tempi passati. Si è introdotto di nuovo un comportamento sprezzante nei confronti della gente, lunghe code negli uffici governativi; è aumentato il numero dei coordinamenti e delle soluzioni; tutte le possibili verifiche sono diventate quotidiane. Il burocrate trionfa sentendosi padrone della vita, uomo importante nel paese, spesso disturbato da cittadini seccanti. In questa situazione la qualità del lavoro lascia a desiderare. Sfruttando l’imprecisione della legge i burocrati dispongono di molte possibilità di giudicare e stabilire secondo quello che pensano. E’ difficile trovare fra loro persone contente del proprio lavoro. In compenso la corruzione raggiunge una cifra che è vicina al 100%. Un problema sepolto nelle paludi burocratiche si risolve molto in fretta con la bustarella. Una massa di problemi si è dileguata in questa palude oppure ha fatto perdere un sacco di tempo e di mezzi. Gli attuali burocrati corrotti recano allo sviluppo dello stato un danno enorme che è difficile misurare. Loro che avrebbero il compito di collaborare al bene della società risultano in pratica l’ostacolo più grande allo sviluppo e alla modernizzazione del paese.
2. Sistema giudiziario. Nulla può essere di maggior aiuto alla stabilità dello stato di una magistratura indipendente. A tutt’oggi noi non l’abbiamo. La magistratura si è trasformata in strumento di lotta politica, economica, sociale. Dipendendo completamente dagli organi statali, basta una telefonata per prendere in breve tempo qualsiasi decisione utile a loro. Esiste un listino segreto per le decisioni giudiziarie e la corruzione è penetrata molto profondamente in questo ramo del potere. Nella magistratura oggi si regolano i conti con gli avversari politici, con i concorrenti negli affari, con i cittadini ostili, con i possidenti di qualsiasi genere. C’è una radicata convinzione che non sia possibile ottenere una giusta soluzione in giudizio quando si tratta di aver a che fare con avversari influenti o benestanti. Le stesse leggi vengono riformate con imperdonabile lentezza e nella maggior parte restano sovieticamente repressive. Il numero delle sentenze positive non supera il 5% delle cause complessive. I luoghi di detenzione preventiva sono stracolmi di gente normalmente innocente, oppure di persone la cui colpa permetterebbe di non essere allontanati dalla famiglia e dal lavoro, dove avrebbero potuto essere utili alla società. Perfino il personale burocratico riconosce che per almeno un terzo dei detenuti la carcerazione è inutile.
3. Sistema punitivo. Il sistema punitivo non deve essere semplicemente riformato, ma totalmente cambiato. L’attuale sistema punitivo si differenzia ben poco dall’odioso e disumano sistema sovietico. Le condizioni di detenzione sono tali che le persone escono dal carcere con la coscienza deturpata e la salute rovinata. Ti si agghiaccia il sangue quando senti i racconti di quelli che sono stati in carcere. Fra le prigioni europee e quelle russe c’è un tale abisso che si fa fatica a pensare che sussistano nel medesimo tempo.
4. Economia. A prima impressione può sembrare strano che questo settore non sia stato collocato nel settore positivo (prima parte) dell’operato di Putin. Infatti si deve ammettere che in questo periodo l’economia del paese si è decisamente rafforzata; lo stato può essere generoso nelle spese, soprattutto nelle infrastrutture (in questo campo ci sono miglioramenti notevoli), si sono fatti grossi investimenti, si sono firmati contratti utili per le corporazioni statali, le entrate dei cittadini sono aumentate sensibilmente. Ciononostante non posso iscrivere l’economia nell’operato positivo del presidente Putin. Prima di tutto l’aumento delle entrate dei russi non ha nessun rapporto con l’operato del potere. Si sono rafforzate le piccole e le medie imprese fondate nel 1990. Le entrate dei proprietari e dei loro collaboratori sono cresciute grazie alla loro capacità lavorativa. E in molti casi questo è avvenuto nonostante l’operato del potere che, come prima, vede negli imprenditori se non dei nemici, almeno dei cittadini poco graditi. Qui, come merito del potere, si può riconoscere che esso non si è opposto di principio alla attività degli imprenditori. Si sono rafforzate le imprese straniere medie e grandi le quali pagano uno stipendio molto elevato ai loro collaboratori, mentre gli stranieri vengono sempre più ostacolati nella loro posizione manageriale. Il potere in questo settore cerca di imbastire tutte le possibili difficoltà che certamente ostacolano il loro lavoro.
Secondo: si può notare soltanto l’aumento del salario dei burocrati. Lo stato se li tiene buoni. Particolarmente impressionate è la paga assegnata ai deputati della Duma di stato mentre resta sempre immobile la bassa quota assegnata alle pensioni basse. D’altra parte lo stato non è riuscito a frenare l’inflazione e lo sfruttamento delle materie prime. Questi problemi si sono oggi ulteriormente complicati. L’inflazione supera ogni indice, l’aumento dei prezzi è diventato insopportabile al punto che se il prezzo di un prodotto non cresce ogni mese è considerato un fatto straordinario. Le entrate dell’erario dipendono soprattutto dal prezzo del gas e del petrolio; grazie a Dio fino ad oggi sono alte. I cambiamenti strutturali dell’economia avvengono molto lentamente e non si può sperare che l’intervento del Ministero dell’Economia vada nella direzione giusta.
Terzo: Lo sviluppo di ogni impresa incontra una tale quantità di ostacoli burocratici che i tempi di El’cin si ricordano con nostalgia. Lo sviluppo della classe di mezzo avviene in costante lotta con la burocrazia e non con la collaborazione di questa, come molte volte è stato affermato dal presidente.
Quarto: Nonostante la coraggiosa lotta senza compromessi di Putin contro gli oligarchi, il numero di questi si è moltiplicato più volte, e per di più gli oligarchi del 1990 hanno visto aumentare di molto le loro proprietà. La divisione della società in ricchi e poveri si è ulteriormente approfondita.