I Tafazzi della trattativa Alitalia
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Sul sito di Alitalia tra le “Informazioni ai Clienti “ si legge:
“Alitalia informa che continuerà ad operare i propri voli come da orario in vigore, e che onorerà prenotazioni e biglietti, mantenendo il proprio programma MilleMiglia e tutti i servizi verso la clientela.”
Vien da pensare che sono buoni propositi, ma non basteranno, quello di oggi è un giorno amaro.
Cai, Compagnia Aerea Italiana con una nota annuncia di aver deciso il ritiro dell'offerta su Alitalia. "L'assemblea di Cai, Compagnia Aerea Italiana, ha deciso all'unanimità di ritirare l'offerta presentata al Commissario di Alitalia per l'acquisto di attivi dalla stessa posseduti".
Cai annunciando il suo ritiro ha spiegato che "una delle condizioni più importanti di tale offerta era costituita dal raggiungimento di un largo accordo sindacale sul piano industriale della Nuova Alitalia e sul contratto di lavoro da dare alla nuova compagnia aerea. Tale accordo non è stato raggiunto, come dimostrato dalle sole tre lettere di accettazione ricevute da Cisl, Uil e Ugl".
Roberto Colaninno e altri soci di Compagnia Aerea Italiana non hanno rilasciato dichiarazioni, uscendo da Palazzo Clerici a Milano, dove si era tenuta l'assemblea della società che ha deciso di ritirare l'offerta su Alitalia.
All’uscita il presidio dei piloti e assistenti di volo che si era raggruppato di fronte all'ingresso del palazzo li ha accolti gridando: "buffoni, buffoni", "a lavorare".
Ora mi chiedo, e loro, “a lavorare” potranno tornarci?
A chi giova questo harakiri?
L’impressione è che manchino dei pezzi di puzzle, e quindi sia impossibile vedere il disegno finito.
Perché tutti a casa è meglio della proposta Cai?
Leggo sempre nella nota rilasciata da Cai, che l'accordo avrebbe permesso di "assumere circa 12.500 dipendenti in via diretta e creare le condizioni per ulteriori circa 1.700 assunzioni in via indiretta nei settori del full Cargo e della manutenzione pesante"inoltre, i lavoratori con contratto a tempo indeterminato avrebbero beneficiato di ammortizzatori sociali: “tali da permettere fino a sette anni di accompagnamento alla pensione”.
Allora qualcuno dovrebbe spiegare a noi povere casalinghe di periferia, perché per i lavoratori il fallimento è la migliore soluzione, perché meglio perdere il posto tutti che solo alcuni?
Se i sindacati difendono gli interessi dei lavoratori, vuol dire che i sindacati che hanno deciso di non accettare l’offerta, hanno pensato che “così è meglio”.
Altrimenti non si capisce perché un lavoratore dovrebbe delegare a un sindacato la difesa dei suoi diritti e poi trovarsi senza lavoro, senza ammortizzatori sociali e magari con il mutuo della da pagare.
Insomma, qualcuno ci spieghi se esiste ancora un’organizzazione che difende il bene comune, o non mi direte che hanno preferito non cedere per non darla vinta al “nemico”, in barba agli interessi di chi li ha delegati a rappresentarli, non mi direte che hanno pensato che se si chiudeva la trattativa quel narciso del Presidente del consiglio poi sarebbe andato in giro a dire che oltre a togliere l'immondizia da Napoli, aveva anche fatto volare l’Alitalia, e questo era davvero insopportabile.
Sta di fatto che a meno di stravolgimenti notturni, ora siamo tutti a piedi, compresi i piloti e gli assistenti di volo che raccontano le cronache, alla notizia del fallimento della trattativa hanno esultato, in tipico stile Tafazzi.