Il bosone di Higgs e una profezia
- Autore:
- Curatore:
- Fonte:
Il Bosone di Higgs, la "particella di Dio"… Siamo vicini a catturare quella particella che crea la materia? Siamo giunti al limite supremo, quello che ci permetterà di svelare il gran segreto dell'esistenza dell'Universo?
Quanto ha speso l'umanità per realizzare in un colossale tunnel sotto Ginevra (27 km di circonferenza) l'ormai famoso Large Hedron Collider? Migliaia di miliardi! E' il più grande acceleratore del mondo, è la torre di Babele del nuovo millennio.
Gli uomini vogliono scoprire il Grande Segreto. E' giusto che ci provino. Anche se una volta scoperto il come, sarà sempre un mistero il perchè.
Comunque c'è chi dice di sapere già come andrà a finire: il Bosone di Higgs non verrà trovato. I 3000 scienziati che affollano il Cern di Ginevra in questi giorni, dovranno presto rimettere in frigo le bottiglie di champagne. La nuova Torre di Babele diverrà come un cumulo di pietre inservibile, inutile. Saranno stati buttati sforzi enormi ed enormi risorse.
Ricordatevi di questa profezia: l'esperimento sarà un flop.
E sapete perché? Perché si sta cercando nella direzione sbagliata e con un'errata impostazione filosofica, un'errata visione del mondo. Cosa c'entra la filosofia con la scienza? C'entra eccome! Se ho, per esempio, una rigida impostazione materialistica (posizione filosofica comune a moltissimi scienziati) sarò convinto che tutto è materia e tutto dipende dalla materia. E cercherò affidandomi alla materia.
E' precisamente quello che sembra esserci alla base dell'intuizione di Higgs: se gli atomi esistono e un pezzo di materia si tocca e in mano ci pesa, a farla pesare potrebbe essere una particella speciale che è dentro tutti gli atomi. Appunto quella "particella speciale" che al Cern si propongono di catturare. Dalla materia la materia. Non si scappa. Gli scienziati hanno la loro idea molto materialistica dell'atomo. Il problema è che forse non è l'idea giusta.
E' un po' quello che avviene con l'evoluzionismo, il cui rigido dogma è che tutto l'esistente è come è in quanto risultato di una combinazione di materia, caso e selezione naturale. Risultato: non si trovano gli anelli di congiunzione tra le varie specie. Anche lì gli scienziati stanno cercando il loro "bosone", ma non lo trovano. E non lo troveranno mai.
Forse la scienza tornerà a procedere sul suo affascinante sentiero che porta al segreto di ciò che esiste, solo a patto che riesca ad uscire dal tunnel del materialismo. Invece di pensare etsi Deus non daretur, dovrebbero partire dall'ipotesi etsi Deus daretur. Nulla si crea? Certo, a meno che non intervenga un Creatore. Forse se gli scienziati recuperassero una visione del mondo che esce dagli angusti limiti della materia, che li sfonda e si apre su altre dimensioni, forse potrebbero fare delle scoperte molto interessanti.
Un tipo singolare, un fisico decisamente sui generis, uno sconosciuto al gotha degli scienziati (ma se pensiamo alla vicenda di Einstein faremo bene a non dare troppo peso all'autorità del mondo accademico ufficiale), un tale Massimo Corbucci, che tra l'altro vive dalle mie parti, ha fatto la profezia che ho prima esposto e che riassumo così: la particella di Dio non può essere trovata, né estratta, semplicemente perché non c'è.
Al suo posto c'è un "buco".
Per spiegarlo Corbucci usa l'immagine di un cesto di arance rosse e gialle e ci dice: "Pensate che tutte quelle rosse si assestino da una parte e tutte quelle gialle dall'altra, e che nella zona di mezzo, per qualche misteriosa ragione, le arance dei due colori non riescano a star vicine, come se si frapponesse qualcosa che occupa spazio e che però non si vede. Bene, quale qualcosa che occupa spazio e però non si vede nel nucleo dell'atomo sarebbe la particella di Peter Higgs.
Insomma, al centro della materia ci sarebbe un vuoto, una voragine aperta sull'abisso dell'universo. Ed è come se questo enorme "foro" fosse accerchiato dalle particelle (le arance) che costituiscono l'atomo, tanto da rimanervi "imprigionato" dentro. Al centro non c'è una particella materiale, ma il vuoto. E c'è un mondo fisico "di qua" dal vuoto e poi l'"aldilà", "lo specchio di Alice nel paese delle meraviglie che contiene tutte le informazioni "progetto" di tutto ciò che è reale di qua".
Le implicazioni, se si segue questa strada, diventano straordinarie. Ma a Ginevra si sta seguendo un'altra strada.
Non prendete sotto gamba la profezia e la teoria di Corbucci. E quando sentirete che il famoso LHC ha fatto fiasco, ricordatevi di queste righe. E cominciate a pensare che forse tutto dipende veramente da un misterioso "foro" che è nella materia e che la mette in contatto con un Altrove.