Uniti e collaborando si realizza la venuta del Regno di Dio:
l’esempio di San Riccardo
- Curatore:
- Fonte:
E’ nella parrocchia che si deve trovare l’unità e la collaborazione dei vari movimenti ecclesiali.
Noi cattolici, tutti, siamo impegnati per costruire il regno di Dio, ma ognuno di noi ha un suo modo particolare, quasi esclusivo, per realizzare questo.
I vari ordini religiosi, i vari movimenti ecclesiali, i membri delle nostre comunità, ognuno ha una sua ricetta infallibile perché il regno di Dio sia edificato, ricetta che difficilmente si armonizza con le altre e rende così difficile l’avvento del Regno di Dio.
Guardando alla figura di san Riccardo, mi sembra che in lui, sempre aperto alla collaborazione con tutti e mai disposto a criticare gli altri, cercando anzi di vedere sempre il loro lato positivo; ci possa essere una sintesi del come potere insieme lavorare, dialogare e collaborare, armonizzando le varie componenti della nostra fede, per realizzare tutti insieme il Regno di Dio.
Lui, il dott. Pampuri, nella sua vita non ha una sua ricetta personale, esclusiva per l’avvento del Regno di Dio, ma è sempre disponibile ed aperto a collaborare con tutte le varie anime del cattolicesimo.
E’ laico e poi religioso, sempre attento ai giovani, ma anche vicino agli anziani.
Cresce in una famiglia, quella dello zio Carlo e della zia Maria, profondamente religiosa di una fede tradizionale di quel tempo, ma cerca anche vie nuove per annunciare il messaggio di Cristo.
Studia in un collegio cattolico il sant’Agostino a Pavia.
Si impegna subito nell’Azione Cattolicae collabora poi nel Circolo Severino Boezio alla nascita della Fuci, ma vuole anche diventare terziario francescano ed è attivo collaboratore delle Opere Missionarie e di tutte le varie attività della parrocchia.
In Parrocchia infatti collabora con il parroco, si fa animatore liturgico (fa partecipare i ragazzi attivamente alla S.Messa), è catechista ed anche si impegna a promuovere gli Esercizi spirituali e, per avere uniti e vicino i giovani, organizza anche la banda musicale.
Poi si fa religioso nei Fatebenefratelli, sentendo il bisogno di avere una comunità che lo sostenga.
E’ un'anima eucaristica: comunione e visita al SS. Sacramento ogni giorno, ha una grandissima devozione al sacro Cuore di Gesù ed si affida a Maria con affetto filiale.
La sua giornata è scandita dalla preghiera frequente, in ogni attimo libero, e dalla preghiera attinge forza e disponibilità per l’azione pastorale concreta in mezzo a tutti, dialogando con tutti.
Medico condotto è sempre a disposizione di tutti e non ha paura o vergogna di proclamare pubblicamente la sua fede ed è pronto a difenderla coraggiosamente davanti al regime fascista.
E’ staccato dai soldi, con i suoi soldi cerca di fare del bene a tutti, alle persone bisognose vicine ed ai missionari che faticano a portare la verità nel mondo, ma è attento alle necessità della parrocchia e in prima persona ricerca i soldi per il bollettino parrocchiale, per festeggiare il parroco e si preoccupa che i soldi non siano sprecati, ma spesi con oculatezza.
Ecco il dott. Pampuri non esclude nessuna forma di apostolato, e si impegna con ogni mezzo per realizzare il Regno di Dio. Dopo la morte di fra Riccardo (1 maggio 1930) è Padre Gabriele Russotto dei Fatebenefratelli che raccoglie le sue lettere e le testimonianze di chi lo ha conosciuto. Ed in breve tempo
(4 ottobre 1981) è beato e poi viene canonizzato da Giovanni Paolo II (1 novembre 1989).
In questo nostro tempo Mons. Giussani con Comunione e Liberazione ha contribuito a far conoscere San Riccardo ed a diffondere in tutto il mondo la sua devozione, sottolineando la sua semplicità ed il suo desiderio di invitare tutti ad essere uniti e collaborando a fare ogni cosa, anche la più piccola, con Amore grande per diffondere il Regno di Dio.
Oggi il suo corpo è custodito e venerato in una parrocchia e questo mi sembra importante, perché è proprio la parrocchia il terreno in cui vivono tutte le varie forme del cristianesimo.
E’ nella parrocchia che si deve trovare l’unità e la collaborazione dei vari movimenti ecclesiali (dall’Azione Cattolica a tutti gli altri movimenti) con la gente comune.
Qui, a Trivolzio, nella nostra parrocchia ci troviamo tutti insieme ad onorare questo Santo il cui motto è : Non avere paura a cercare la verità e cerca di fare tutto, anche le piccole cose, con Amore grande.
In lui si fonda la vita laicale con la vita religiosa, l’impegno civile con la cura degli ammalati, l’impegno nell’Azione Cattolica con il suo essere terziario francescano.
Il suo impegno è quello di diffondere il Regno di Dio dando la sua collaborazione in ogni ambito della Comunità cristiana.
Oggi c’è bisogno che noi non ci chiudiamo ognuno nel nostro orticello, ma collaboriamo tutti insieme a diffondere il Regno di Dio. Tutti formiamo la Chiesa, tutti siamo Chiesa e solo se saremo uniti il Regno di Dio potrà trionfare. Basta con le diffidenze e le paure degli uni verso gli altri, tutti siamo discepoli dello stesso Gesù che vuole avere bisogno di tutti noi per donare il suo messaggio d’Amore al mondo.
San Riccardo ci sia guida e ci aiuti ad essere sempre più uniti nella diffusione del Regno di Dio.