Pio XII: un altro tassello contro la “leggenda nera”
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Andrea Tornielli, il vaticanista de “Il Giornale”, è forse il massimo esperto mondiale sulla figura di Papa Pio XII. Dopo aver pubblicato ben quattro volumi per chiarire e dissipare molti equivoci ambiguamente propalati sulla figura di papa Pacelli (accusato di non aver difeso a sufficienza gli Ebrei durante la seconda guerra mondiale), tra cui l’ultimo (“Pio XII. Eugenio Pacelli, un uomo sul trono di Pietro”, Mondadori) uscito nel 2007, Tornielli pazientemente continua ad accumulare documenti su documenti per sfatare la “leggenda nera” che accompagna Pio XII.
Su “Il Giornale” del 3 giugno 2008 il giornalista pubblica un interessante inedito: “Nel 1938, meno di un anno prima di essere eletto Pontefice, l’allora cardinale Segretario di Stato Eugenio Pacelli intervenne presso la nunziatura di Varsavia nel tentativo di bloccare una legge che proibiva la macellazione rituale dei capi di bestiame secondo l’usanza ebraica, giudicandola persecutoria”.
L’articolo di Tornielli ricostruisce l’intera vicenda:
“Il cardinale Tisserant ... grande personalità della Curia romana e futuro decano del collegio cardinalizio, il 6 aprile 1938 scrive al Segretario di Stato per chiedergli notizie della legge discriminatoria polacca sollecitando un intervento della Santa Sede. Vale la pena di notare che, in questo caso specifico, ci troviamo di fronte a una norma vessatoria, volta a impedire la libertà di culto degli ebrei (una legge simile era stata introdotta nella Germania nazista subito dopo la presa del potere da parte di Hitler, nell’aprile 1933, preceduta dalle norme discriminatorie che escludevano gli ebrei dai pubblici uffici e dalla professione medica e legale), ma certamente secondaria se paragonata alla tragedia che stava per abbattersi sui figli di Israele.
Pacelli non attende e prende sul serio la segnalazione, investendo immediatamente del problema il nunzio apostolico a Varsavia, l’arcivescovo Filippo Cortesi, facendogli notare come sia da condannare «ogni atto di persecuzione o di violenza antisemitica» e chiedendogli di intervenire”.
Nonostante alcuni “distinguo” avanzati dal nunzio, Pacelli prende fermamente posizione contro questo provvedimento “e si affretta a scrivere a Tisserant per informarlo sull’iter di quella legge che proibendo la macellazione per giugulamento «imposta agli israeliti dai loro precetti religiosi», «costituirebbe per gli ebrei una vera persecuzione». E gli trasmette copia del rapporto proveniente da Varsavia”. Tornielli pubblica l’intera lettera, finora inedita, e aggiunge in un box una panoramica delle ingiuste accuse contro Pio XII, smentite da attestazioni di stima e di devozione di molte personalità ebraiche.
- Testo da Il Giornale del 3 giugno 2008 100KTesto da Il Giornale del 3 giugno 2008