«Vai avanti!»
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Gli interventi si moltiplicano. Ognuno vuol dire la sua, vuole una presenza ed evidenza mediatica che soddisfi il suo narcisismo. Il caso di Afef ne è la prova più eclatante. Ha ragione Fabio Cavallari che, cogliendo come di consueto nel segno, individua il maggior responsabile e cioè Anselmi, direttore della Stampa e l’inconsistenza dell’accusa.
Viviamo un tempo difficile: forse è sempre stato così. Ma ognuno non può che vivere il proprio tempo. Hic Rhodus hic salta, diceva il filosofo. Possiamo ricordare il passato, gli anni ’30, ad esempio, durante i quali i chierici e l’Occidente tradirono se stessi, accettarono di trafficare e intrattenere rapporti con le dittature più spietate. Fecero finta di non vedere gli orrori del nazismo e del comunismo, parteciparono alle Olimpiadi di Berlino, mentre gli uomini e le donne di Germania, le minoranze, gli ebrei, i disabili, venivano portati al macello. Noi per non essere da meno abbiamo assistito al massacro dei monaci e degli abitanti di Birmania, assistiamo infastiditi a quello dei tibetani, alziamo flebili voci di solidarietà nei confronti del Dalai Lama che viene offeso e trattato come un macellaio grondante di sangue dai suoi persecutori, siamo preoccupati per le Olimpiadi che potremmo essere costretti a disertare (non usiamo la parola terribile boicottaggio! per carità!). In questo contesto il gesto, il messaggio di Magdi Cristiano disturba. L’Occidente e le sue tradizioni sono ormai relativizzate, ognuno fa come gli pare secondo il criterio del fai da te. Benedetto XVI è solo un fastidioso grillo parlante, Israele rappresenta un ostacolo al colloquio e agli affari lucrosi con i paesi arabi e islamici, i buddisti ci pongono di fronte alla coscienza ottenebrata i problemi della libertà, della sacralità della vita, del rispetto per l’uomo in quanto persona. Recentemente il grande filosofo cattolico americano Michael Novak, ripercorrendo gli orrori della Shoah, dichiara che Ebrei e Cristiani sono fratelli contro il nichilismo. Giuliano Ferrara si impegna nella sua campagna per la vita e contro l’aborto come mezzo per il controllo della nascite. Tutto si salda e si incontra: Magdi Cristiano che si converte al cattolicesimo, Giuliano che sente il profondo messaggio del Papa tedesco che ha alle spalle il pensiero di Romano Guardini e il ricordo dei giovani della Rosa Bianca, oltre che della grande filosofia tedesca, la parte migliore dell’ebraismo che vede nel dialogo e nell’amore con e per i cristiani una luce e una speranza per il futuro. Ma i relativisti e i nichilisti non demordono: portano avanti le loro tesi, seminano dubbi, vedono nei gesti e nei comportamenti degli altri solo aspetti negativi; in una parola vogliono giudicare per non essere giudicati; vogliono gettare il fango che hanno addosso sugli altri. Che cosa possiamo fare, che cosa dobbiamo fare? Un tempo si sarebbe detto: non accettare la provocazione. Rimanere fermi nei nostri principi, continuare a rispettare anche i nostri avversari, non trasformarli mai in nemici da abbattere; ripagarli con amore contro odio. “I popoli civili - dice Novak - cercano di persuadere, dialogano. I barbari si prendono a randellate ed uccidono per zittire qualsiasi voce inquisitrice.” Il nostro compito, in ogni momento del giorno, in una situazione di confusione mediatica, di superficialità dell’informazione, di impulso a trinciare giudizi affrettati e non fondati sull’approfondimento, sul rispetto, sulla complessità dei processi che portano gli uomini a cambiare nel profondo, è di rimanere umili e pazienti, senza alterare i toni ma tenaci e puntigliosi nello spiegare, nel raccontare, nell’invitare al rispetto, e alla considerazione del mistero della vita, del pensiero e della fede. Capisco che non è facile, che i risultati spesso tardano ad arrivare, ma non mi sembra ci possa essere una strada diversa. Personalmente mi sto impegnando in questa direzione: ho constatato che i risultati, durante le serate con gli amici, nei clubs stanno già dando dei buoni risultati. Il mondo anela ad una giustizia e ad una verità che il materialismo e il consumismo, nuove forme di idolatria moderne, non sono più in grado di proporre. Il gesto di Magdi Cristiano disturba e crea scandalo, diffonde inquietudine e dubbio. E’ un grande risultato: Noi siamo fieri e felici di esserti amici e fratelli. Anche se non ce ne è bisogno ti diciamo: vai avanti!
Guido Guastalla
Assessore alla cultura
Comunità ebraica Livorno