Magdi Cristiano Allam si è convertito. Punto.
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Magdi Cristiano Allam: "Mi sono convertito pubblicamente per dire ai convertiti: uscite dalle catacombe, vivete in modo chiaro la vostra fede" (Il Giornale)
Punto.
Non c’è altro da dire, dietrologia da fare.
Un uomo serio con la sua vita, che si interroga, che guarda gli eventi, gli incontri che non a caso sono capitati nella sua vita, che verifica e decide di diventare “di Cristo” e lo fa alla luce del sole, in piena libertà, una libertà che nemmeno le minacce di morte fanno venire meno.
Era inevitabile che questa conversione portasse scompiglio, in realtà la conversione di una persona dovrebbe essere una grazia per chi è già cristiano, perché acquisire un fratello in Cristo non può lasciarci indifferenti, e dovrebbe essere guardata almeno con rispetto dagli altri, gli atei, i laici, i fedeli di altre religioni.
Ma sperare che così fosse per tutti, era utopia.
Invece sono stati in molti ad essere “disturbati” da questa conversione, in molti a suggerire modalità a loro dire, più consone ad un tale evento.
Facendo un giro tra i blog, o nelle rubriche di lettere scritte ai giornali, i suggerimenti si sprecano.
Qualcuno avrebbe preferito una “conversione discreta”, riservata, i sacramenti impartiti da un parroco di periferia, in una Chiesa possibilmente piccola.
I cristiani piacciono molto se stanno nelle sacrestie, se vivono una fede privata, se "fanno del bene" ma senza dire chi "li manda" nel mondo.
Ma ci pensate a quel povero parroco di periferia che si fosse trovato a battezzare Magdi Allam, tra pochi fedeli incuriositi?
"Quello mi pare di averlo visto alla televisione, vado a casa e telefono a mio fratello".
In questi giorni il povero prete si troverebbe sotto assedio, giornalisti avidi di particolari, cineoperatori alla ricerca di uno scoop, fotografi alla ricerca di uno scatto che ritragga il cristiano Magdi Allam, almeno in fila per la comunione.
Non a caso il Papa ha preso su di sé il fardello, la responsabilità di tale gesto, e se c’è chi ama fare della dietrologia, chi proprio non ce la fa a vedere in questo una cosa buona, pazienza, peccato per lui.
Il portavoce e mediatore culturale marocchino Abdallah Khezraji, ha dichiarato «Magdi Allam sta prendendo in giro musulmani e cristiani. Ci offende».
Ma voi avete mai sentito qualche cristiano dirsi offeso perché un suo fratello in Cristo ha deciso di farsi musulmano?
Avete mai sentito di un convertito all'islam che deve vivere sotto scorta, perchè la sua vita è messa in pericolo da ciò che pensa, da ciò che scrive o dice e a causa della fede che professa?
Quello che dovrebbe indignarci è sapere che nel nostro paese, c'è un uomo che con la sua famiglia vive una vita blindata a causa delle sue idee, sapere che i cristiani che vivono in paesi musulmani subiscono quotidianamente violenze e ostracismo.
Un uomo che prende la vita e la fede sul serio non può che essere un bene, per le persone che lo amano, per coloro che lo incontrano, per la società in cui vive e per tutti coloro che non sono d'accordo con lui, ma che in libertà con lui si confrontano.