Uomini non automobilisti
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Ok, Napoli, i rifiuti, la gente incavolata, i "bruciarusco" che inquinano, il casino, la camorra...
Ma forse è utile sapere che ad esempio a Brescia, cioè non fuori dal mondo, da dieci anni esiste un termovalorizzatore che brucia 800 mila tonnellate di rifiuti, risparmia 150 mila tonnellate di petrolio, riscalda 50 mila appartamenti, accende le lampadine di 190 mila famiglie e tiene l'aria, contrariamente alla vulgata, molto pulita. Comunque più che se si bruciasse il citato petrolio. La Columbia University ha premiato il Termoutilizzatore di Brescia come il migliore al mondo. Meglio di Malmö, Amsterdam, Vienna, Rochester. Visto da fuori l'impianto bresciano sembra il monolite di Odissea nello spazio o - come scrive il Velino - una scatolona di spaghetti disegnata da un cuoco bizzarro. Ce lo copiano. Ad esempio a Mosca. Per farlo ci sono voluti circa 300 milioni di euro, un anno per il progetto, due per edificarlo.
A Napoli per l'emergenza rifiuti negli ultimi anni hanno speso 2 miliardi. Potevano farci 7 termovalorizzatori. Naturalmente c'è chi sostiene che questi impianti inquinano. Allora cosa facciamo? Ci teniamo tonnellate di rifiuti ovviamente igienicissimi che fanno tanto "bio-nature", in attesa di rifilarli ad altre regioni o ad altri stati, pagando? Stessa logica che col nucleare. Siamo campioni della sindrome "Nimby", "not in my backyard". Sì, ma non nel mio cortile.
Comodo, no? Ah, quest’Italia, che potrebbe fare e rifare il mondo e si avvoltola invece nelle pozzanghere, nella demagogia, nelle intercettazioni piccanti e nel lamento manicheo.