Condividi:

Daniele Paladini. Un eroe.

Fonte:
CulturaCattolica.it
Afghanistan: un kamikaze si è fatto esplodere nella Valle di Pagman, una località ad una ventina di chilometri a nord-ovest da Kabul, mentre era in corso l'inaugurazione di un ponte da parte dei militari del contingente italiano.

Sono morti nove civili, tra i quali sei bambini, ferite altre dodici persone, compresi tre soldati italiani.
Il maresciallo Daniele Paladini è morto durante il trasporto in ospedale, a causa delle ferite riportate.

L'attentatore suicida sarebbe stato visto salire dal greto di un fiume. Sono stati gli stessi militari italiani che fornivano il cordone di sicurezza per la cerimonia ad individuarlo e a bloccarlo: la loro immediata reazione, secondo quanto si è appreso, ha impedito che l'uomo si facesse esplodere nel mezzo della folla, causando ulteriori morti e feriti, tra i numerosi presenti all'evento.

Stavano inaugurando un ponte.
Un ponte capite?
Si tratta di un gesto di normalizzazione, di ritorno alla vita.
Un ponte aiuta a trasferirsi da una parte all’altra del fiume, aiuta a lavorare, aiuta a ricominciare a vivere.

Daniele Paladini è morto per evitare una strage di dimensioni maggiori.
E’ morto da eroe, tale è infatti chi sacrifica la sua vita per salvarne altre.
In altri tempi i giornali avrebbero riportato la notizia con enfasi e orgoglio e le televisioni avrebbero accantonato il chiacchiericcio per raccontare la storia di un uomo semplice.
Di questi tempi purtroppo il profilo deve rimanere basso per non disturbare gli equilibri precari della maggioranza, e così la notizia passa via tra le molte altre, quasi asettica, tra una dichiarazione e l’altra, nella maggioranza si fanno i soliti distinguo sulla missione italiana in Afghanistan

Ma anche chi era contrario alla guerra, non può non riconoscere l’eroismo di quest’uomo, un uomo di 35 anni che lascia moglie una figlia di 6 anni, sole nella casa di Novi Ligure dove lo attendevano per Natale.
Un uomo che con il suo lavoro e la sua abnegazione ha salvato la vita a molti altri esseri umani.
Se l’ideologia impedisce di guardare ai fatti, allora vuol dire che la ragione è ottenebrata.
Che l'ideologia impedisce di vedere la realtà, che davanti ad un eroe, non si vede l'uomo e il suo sacrificio, ma solo una scelta politica che non andava fatta.

Vai a "Ultime news"