Lettera al Ministro Fioroni sulle riforme
- Autore:
- Curatore:
- Fonte:
Egr. Sig. Ministro,
Leggendo la sua ordinanza sul recupero scolastico, mi rendo conto che nulla è cambiato rispetto a un anno fa, quando lei ha introdotto la riforma degli esami di stato. La logica sbagliata delle sue riforme è sempre la stessa: più severità uguale più serietà, uguale più educazione. Come già le scrivevo la mia esperienza quotidiana dimostra che questa equazione non è vera, essa va esattamente ribaltata: più educazione uguale più serietà, uguale più risultati. E’ dunque sull’educazione che bisogna scommettere, che bisogna investire. La scuola oggi è come un malato grave, non saranno certo le sue “aspirine” a guarirla.
Occorre procedere a una riforma profonda che parta dal riconoscimento, dalla valorizzazione, dalla strumentazione delle esperienze educative di centinaia di insegnanti che, come il sottoscritto, ogni giorno si lasciano provocare, interrogare dai desideri, dalle domande, dalle attese, dai problemi , insomma dalla vita e dall’umanità dei ragazzi che si incontrano in classe e “piegano” il proprio insegnamento alla formazione della loro personalità, della loro identità, della loro libertà. Se riforma della scuola mai ci sarà è dall’ascolto di queste esperienze che bisogna partire. Purtroppo malgrado la mia lettera aperta dello scorso anno, sottoscritta da centinaia di studenti, non ho mai avuto l’opportunità di incontrarla e di parlarle, ho solo letto una sua generica, difensiva, deludente risposta sulle pagine del giornale locale “La Prealpina”.
Occorre riaprire il dialogo con chi la scuola “la vive”, se desideriamo che accada un inizio di riforma che risponda più profondamente al bisogno educativo dei giovani.
Spero che questo auspicio si realizzi.
La saluto cordialmente.
Franco Bruschi, insegnante dell’ITPA Montale di Tradate (VA)