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Christe, cunctorum dominator alme

Autore:
Pagetti, Elena
“Vivere come se Dio ci fosse”

La lettura delle cronache che descrivono la condizione dei cristiani in medio oriente, dall’Irak al Libano, ai territori palestinesi, lascia sconcertati: fughe, ricatti, soprusi e violenze sono all’ordine del giorno: è una persecuzione in atto. Nel nostro mondo assonnato e distratto questa realtà non fa notizia. Noi che facciamo fatica a riconoscerci cristiani, che stentiamo ad accettare le nostre radici cristiane e siamo facile preda della mentalità “del nulla”, come potremmo preoccuparci di un angolo della terra dove si soffre e si muore per la fede? Viene in soccorso alla nostra smemoratezza la festa di Cristo Re, nella domenica che conclude il ciclo dell’anno liturgico. La volle Pio XI nel 1925, come “rimedio efficacissimo a quella peste, che pervade l’umana società. La peste dell’età nostra è il così detto laicismo, coi suoi errori e i suoi empi incentivi”. Erano gli anni in cui in Messico si promulgavano leggi restrittive della libertà nei confronti della Chiesa cattolica, si distruggevano le chiese e persino si voleva bandire il saluto “adios”. Si sparse il sangue di moltissimi cristiani, “i cristeros”, che al grido di “Viva Cristo Re!” donavano la loro vita. È notizia di pochi giorni fa che a Città del Messico è stata chiusa la cattedrale in seguito a un attacco politico, per garantire la sicurezza dei sacerdoti e dei fedeli. La storia sembra ripetersi e sembra che noi non impariamo mai abbastanza da questa. Eppure la Chiesa, non per abitudine ritualistica, domenica ci ricorderà che Cristo è il Re dell’Universo, Signore di tutti, dominatore e generatore della vita, “Christe cunctorum dominator alme”, recita un antico inno ambrosiano. Dov’è oggi questa Signoria di Cristo? Il Papa, all’Angelus di domenica scorsa, ha affermato che nella storia, anche attraverso drammi umani, si sviluppa il “disegno di salvezza a cui Cristo ha già dato compimento nella sua incarnazione, morte e risurrezione”, ma come diventa per noi esperienza? E’ il cuore dell’uomo che risponde alla presenza del Mistero di Dio nella storia, che lo riconosce Signore dell’universo perché già Signore e generatore della sua vita. Il nemico, il padre della menzogna, che insidia la storia è lo stesso che insidia il cuore del singolo, la sua libertà. Il cuore che lotta, che ama la vita, la difende, è il luogo della gloria di Cristo nel mondo. Per sostenerlo c’è una casa, un tempio, la Chiesa “Alma Mater”, generatrice di vita.

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